Omicidio Crotti, il racconto di Chiara non regge: nel box tracce dell’agguato

L'omicidio della rivale avvenuto a Erbusco

Il garage dove si è consumato il delitto

Il garage dove si è consumato il delitto

Gorlago (Bergamo), 27 gennaio 2019 - Ci sono «altissime probabilità», secondo uno degli inquirenti, che Stefania Crotti non sia morta nel garage di Chiara Alessandri, a Gorlago, nello stabile al numero 3 di via San Rocco, ma nelle campagne di Erbusco, dove è stato ritrovato il suo corpo carbonizzato. Già nel corso dell’autopsia, alla Medicina legale di Brescia, sarebbe emerso un particolare che farebbe pensare che Stefania sia sopravvissuta ai quattro colpi di martello ricevuti al capo e abbia trovato la sua fine tra le fiamme.

Il primo indizio, possibile da notare già al tavolo autoptico, potrebbe essere la presenza di fuliggine nelle vie respiratorie profonde. Le successive e definitive conferme possono arrivare dalla presenza di carbossiemoglobina (complesso formato da monossido di carbonio ed emoglobina, provocata dal processo di combustione) e dagli esami istologici. Il primo test può essere effettuato in 24 ore, per gli altri occorrono alcune settimane. I primi risultati potrebbero arrivare già domani. Alla ricerca degli ultimi dettagli di una verità che per chi indaga è solida e chiara. Nella mattinata di venerdì i carabinieri della “scientifica” del reparto operativo di Bergamo hanno controllato la lavanderia attigua al box. Sullo stipite della porta erano state trovate tracce di sangue a un metro e 10 centimetri di altezza, ma vengono giudicate tracce da contatto. La versione dell’arrestata è invece quella di una colluttazione e di una caduta della Crotti, battendo la testa. I militari guidati dal comandante provinciale Paolo Storoni sono tornati in serata, poco dopo le 20. Sono saliti nell’abitazione ed eseguito controlli con il luminol, la sostanza che, nel buio, svela tracce di sangue.

Le operazioni, presente il difensore Gianfranco Ceci, si sono protratte per quattro ore. Non è emerso nessun elemento che potesse suggerire spostamenti di Chiara Alessandri dal garage ai locali superiori. Sequestrati abiti della donna e oggetti. Altri controlli avvengono sulla tanica di benzina da 10 litri trovata sull’auto dei suoceri che la Alessandri aveva in uso. La donna non ha mai smesso di negare di avere dato fuoco alla Crotti, sua rivale in quanto moglie dell’uomo con cui aveva avuto una relazione. Ha invece sostenuto di avere acquistato la tanica dopo essere rimasta a secco a Trescore Balneario. Per ora nessun benzinaio della zona lo ricorda. Secondo gli inquirenti è la prova che che è stata Chiara Alessandri a incendiare il corpo. La borsetta della morta è sparita. Essendo in materiale plastificato potrebbe essere andata distrutta nel rogo. Un aspetto sul quale indagherà il Ris di Parma. In settimana inizieranno le analisi su computer, chiavette, cellulari sequestrati.

Stefania Crotti torna oggi nel suo paese. La camera ardente sarà allestita alle 12 nella chiesetta di San Rocco, vicino alla chiesa parrocchiale. Domali alle 14.30 i funerali. Sarà giornata di lutto cittadino. A Enrico Fedocci, inviato Mediaset, il marito di Stefania racconta di Martina, la loro bambina che la sera si corica con una foto della mamma infilata nel pigiamino.