MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Sui sentieri dei partigiani fino alla Malga Lunga

SOVERE (Bergamo) Ripercorrere fisicamente e idealmente i sentieri della Resistenza. Torna sabato 10 maggio a Sovere “Passeggiate resistenti“, l’iniziativa dell’Anpi...

Torna sabato 10 maggio a Sovere “Passeggiate resistenti“, l’iniziativa dell’Anpi provinciale e delle sezioni locali

Torna sabato 10 maggio a Sovere “Passeggiate resistenti“, l’iniziativa dell’Anpi provinciale e delle sezioni locali

SOVERE (Bergamo)Ripercorrere fisicamente e idealmente i sentieri della Resistenza. Torna sabato 10 maggio a Sovere “Passeggiate resistenti“, l’iniziativa dell’Anpi provinciale e delle sezioni locali, giunta alla 3a edizione, che consente di percorrere 17 diversi cammini utilizzati 80 anni fa dai partigiani e di raggiungere la Malga Lunga, uno dei luoghi simbolo della lotta al nazifascismo nella Bergamasca. Sotto il portico dell’edificio verrà svelata l’installazione che riporta una celebre frase di Italo Calvino: "La Resistenza rappresentò la fusione tra paesaggio e persone". Lungo i percorsi, che variano per difficoltà e durata (da una a oltre sette ore di cammino), si ricordano i luoghi in cui i partigiani combatterono, furono feriti, catturati e fucilati. L’arrivo alla Malga Lunga sarà l’occasione per visitare il Museo multimediale della Resistenza e apprezzare il primo risultato del progetto di riallestimento che si snoderà nei prossimi mesi: all’esterno della struttura, lungo la parete del portico, ciascuna delle otto colonne sarà contrassegnata da un numero in sequenza, a ricordo del combattimento del 17 novembre 1944 in cui morirono due partigiani e sei, tra cui Giorgio Paglia, vennero arrestati e portati a Costa Volpino dove furono fucilati quattro giorni dopo. "L’importanza dell’iniziativa - spiega Mauro Magistrati, presidente dell’Anpi provinciale - sta innanzitutto nel ritrovarsi insieme per camminare verso un luogo simbolo come la Malga Lunga, ma è anche un’occasione per prendersi cura del territorio, valorizzare l’ambiente e la montagna". Michele Andreucci