Obblighi fiscali, bollette sempre più care, mentre gli abitanti diminuiscono, anche per effetto dell’assenza di servizi. "I Comuni sono impotenti di fronte a questo scenario, siamo abbandonati". Un commento sconsolato quello di Federico Venturini, sindaco di Magasa, comune bresciano dove vivono circa 100 abitanti, incastonato nella Val Vestino, fra il lago d’Idro e il Trentino. "Qui l’ultimo negozio ha chiuso due anni fa – racconta –. Era gestito da persone del posto, che però hanno chiuso e si sono spostati a Idro. Ora le persone per fare la spesa devono andare a Turano, a sei chilometri da qui, oppure bisogna scendere a Gargnano o Idro, ma considerando che la maggior parte della popolazione è anziana si capisce la difficoltà".
Perché le attività commerciali faticano a trovare spazio? "Ci sono troppi costi, non ce la fanno. I Comuni non possono far molto. Avevamo provato a vedere se fosse stato possibile usare i fondi dei comuni di confine, ma si possono usare solo per gli investimenti, non per incentivi alle attività commerciali. È un problema grosso, ora chiude anche il circolo dei pensionati perché non abbiamo trovato nessuno che se ne facesse carico".
L’assenza dei negozi di vicinato è solo un tassello del più ampio tema dello spopolamento, che produce un effetto domino: se diminuisce la popolazione, vengono meno i presupposti per le attività profit ma, di fatto, le conseguenze si vedono anche sui servizi per le famiglie.
"La scuola non c’è, chi ha figli preferisce spostarsi altrove piuttosto che fare 60 chilometri al giorno tra andata e ritorno per raggiungere l’istituto scolastico". Ne risente anche il Comune stesso. "Abbiamo un solo dipendente, siamo rimasti senza assistente sociale perché nessuno vuole venire qui. Non abbiamo messo comunale, vigile urbano, guardiacaccia, nonostante abbiamo sul territorio il problema del bracconaggio, di persone che vengono da fuori: qui la notte c’è un via vai, ma non possiamo fare nulla".
Unica nota positiva è il medico di base. "Una persona squisita, su quello siamo fortunati. Per il resto un disastro".
Federica Pacella