DORIO (Lecco)
"La questione verte su una sanzione amministrativa elevata dai Carabinieri di Bellano e da me annullata quale organo competente, perché, da parere legale, non sussistevano i presupposti in fatto e in diritto per confermarla. La questione è in mano alla magistratura, in cui ripongo la mia più totale fiducia". Sono le dichiarazioni del sindaco di Dorio, Massimo Vergani, all’indomani della perquisizione svolta dai carabinieri di Lecco, su ordine della Procura, motivata da un’ipotesi di abuso d’ufficio in relazione all’annullamento di una sanzione da 5.000 euro che i militari di Bellano avevano elevato a una tatuatrice, risultata priva di Scia, la segnalazione di inizio attività. Tatuatrice la cui madre risulterebbe avere con il primo cittadino un legame di amicizia. "Sono certa che si potrà fare piena luce sulla vicenda – aggiunge il suo difensore, avvocato Laura Redaelli - inquadrandola nel suo corretto alveo normativo. Non entro nel merito dei fatti, voglio però precisare che non riguardano alcuna nuova attività commerciale, bensì la presunta applicazione di un tatuaggio al di fuori della sede professionale. Un episodio del tutto banale a cui ha fatto seguito la vicenda giudiziaria che ha molto provato il sindaco, ma che verrà presto chiarita".
Pa.Pi.