
Non una banda di sprovveduti ma sicuramente gente esperta, che il sa il fatto suo. Lo certifica il modo di agire: prima di mettere a segno il colpo al bancomat, avevano annerito la lente della telecamera presente sul chiosco dell’edicola vicina allo sportello della banca. Un escamotage per evitare di lasciare indizi. Il bottino, secondo una prima stima, è di 40mila euro, danni compresi. Il colpo intorno all’1.22, nella notte tra venerdì e ieri. Siamo a Mozzo, in via dell’Industria, una zona del paese non certo residenziale, vista la presenza di molteplici attività commerciali e aziende che a quell’ora erano chiuse. C’è anche il gran mercato dei Colli, un centro commerciale Carrefour. Qui, all’esterno, si trova anche lo sportello bancomat del Credito Bergamasco Bpm. È buio, quando sul posto arriva una vettura con almeno un paio di persone a bordo. Scendono velocemente dall’auto e si dirigono al bancomat. La tecnica usata per far saltare lo sportello è sempre la solita: i malviventi iniettano acetilene nelle fessure e poi l’esplosione. Il boato è stato molto forte, tant’è che è stato sentito a distanza anche dai residenti. Scatta l’allarme collegato direttamente alla centrale dell’istituto di sorveglianza Fidelitas che invia un paio di auto di servizio. Arriva anche una pattuglia dei carabinieri della stazione di Curno che avviano le indagini. E proprio nei primi accertamenti i militari si accorgono che la telecamera situata sull’edicola vicina era stata annerita. Quindi, le immagini riprese prima potrebbero servire a poco per risalire all’identità dei malviventi. F.D.