Ma lo scenario nazionale è positivo Ristorazione in salita, soffre la moda

I volumi di spesa in Italia aumentano dell’8,4%. Solo l’abbigliamento non migliora

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La ristorazione continua a crescere e chiude gennaio con una variazione positiva del 10,4% rispetto a inizio 2019. Simile anche la rimonta del commercio non alimentare (+10,3%) mentre il settore abbigliamento-accessori resta negativo (-2,1%) ma in lento recupero.

La fotografia dei consumi per settori scattata dall’Osservatorio Confimprese-Jakala dopo il primo mese dell’anno premia tra i canali di vendita le principali vie dello shopping: i negozi fisici sono tornati a essere frequentati, come dimostra la variazione positiva (+8,2%) legata alle vendite di gennaio. In calo, invece, i centri commerciali (-1,8%). "Il dato nazionale del +8,4% relativo a gennaio rispetto allo stesso mese del 2019 conferma che il mercato dei consumi, sia pure fiaccato nel suo andamento da una spinta inflazionista che non si vedeva da quasi 40 anni in Italia, sta lentamente tornando ai livelli pre-pandemia – riflette Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese –. Il ribasso del prezzo dell’energia da fine 2022, che rimane comunque ben al di sopra dei livelli di due anni fa, sta favorendo la riduzione dell’inflazione in Italia e in Europa, sia pure su valori ancora elevati, e ciò lascia intravedere una lenta ripresa dei consumi a partire dalla tarda primavera, oltre a scongiurare la recessione dell’Italia nel 2023". L.B.