Condanna a 10 mesi di reclusione per un comasco di 68 anni, finito a processo con l’accusa di atti persecutori nei confronti della sorella e del figlio di lei. Fatti avvenuti tra luglio e settembre 2019, quando i due erano entrati in conflitto per un lascito testamentario. L’uomo, giorno dopo, giorno, oltre a mandare lettere intimidatorie piene di insulti, aveva schiaffeggiato il ragazzo, gridato insulti e minacciato madre e figli suonando a lungo il citofono, picchiato ripetutamente sul portone di ingresso, minacciato di danneggiare la tomba del marito della vittima, e li spiava attraverso il portone in vetro della loro abitazione. Generando così nelle vittime una condizione di costante paura e condizionamento delle loro abitudini.
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