L’emergenza idrica Serve un piano unico Supercommissario al vaglio del Governo

Un decreto legge istituirà una cabina di regìa nazionale

L’emergenza idrica  Serve un piano unico  Supercommissario  al vaglio del Governo

L’emergenza idrica Serve un piano unico Supercommissario al vaglio del Governo

Per fronteggiare la crisi idrica si va verso il supercommissario. Dopo il tavolo che si è tenuto ieri a Palazzo Chigi, presieduto da Giorgia Meloni, arriverà un decreto legge che istituirà una cabina di regìa interministeriale per definire un piano idrico nazionale d’intesa con Regioni ed enti territoriali nonché un commissario straordinario con poteri esecutivi.

Soddisfazione dal governatore Attilio Fontana, che aveva chiesto l’intervento del Governo. "Lo stato delle riserve idriche in Lombardia – spiega Alessandro Rota, presidente Anbi Lombardia – vede un deficit di oltre il 55% rispetto alla media: questo impone di proseguire con ogni azione utile a favorire l’invaso dei laghi, compresa la ridefinizione del deflusso minimo vitale". Quanto ai provvedimenti adottati dal Governo, secondo il presidente nazionale Anbi Francesco Vincenzi "puntano a incidere su problemi più volte segnalati dall’associazione, pronta a mettere a disposizione i progetti del Piano Laghetti con Coldiretti.

"Bene le decisioni del CdM in merito a questa situazione che desta preoccupazione a tanti operatori e imprenditori agricoli – commenta Maristella Gelmini, presidente della Comunità del Garda – Tuttavia rimarco che per quanto concerne il Garda dev’essere preso in considerazione anche l’uso idropotabile e turistico. Nell’immediato bisogna confidare solo nella pioggia, nel medio-lungo periodo sono necessari: un sistema irriguo con risparmio d’acqua e irrigazione a goccia; colture meno idrovore; bacini di accumulo. La cabina di regìa nazionale potrebbe dare un contributo importante purché vengano coinvolte Regioni ed enti locali e non sia l’ennesimo escamotage per perdere tempo e non decidere".

Federica Pacella