REDAZIONE BERGAMO

L’edilizia cerca lavoratori: 500 posti, ma non si trovano giovani

Il mercato ha un andamento positivo però gli organici stanno invecchiando. Fondamentale sarà il ruolo della Scuola di settore

Un cantiere edile

In un momento in cui diversi settori sono in crisi e non hanno lavoro da dare alle persone, l’edilizia evidenzia invece il trend opposto: le imprese edili cercano lavoratori, ma non li trovano. I risultati di un’indagine effettuata prima dell’emergenza sanitaria dalla Cassa Edile e dalla Scuola Edile di Bergamo, con sede a Seriate (secondo l’Osservatorio privilegiato della Scuola Edile, negli ultimi mesi il trend si è rafforzato), evidenziano questo bisogno. Le imprese iscritte alla Cassa edile hanno bisogno di almeno 500 lavoratori da inserire nei propri organici e faticano a trovarli. Questa necessità, legata certamente a un andamento positivo del settore, deriva anche dagli effetti che l’invecchiamento della popolazione ha sul settore e dunque la necessità è soprattutto legata a lavoratori giovani.

Una grande importanza per il settore edile bergamasco ce l’ha la Scuola Edile di Bergamo, gestita da Ance e dai sindacati di categoria Fenal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil. Lo scorso anno formativo, nonostante le difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria, ha erogato 195 corsi (formazione, sicurezza, apprendistato, formazione continua e percorso triennale): sono stati formati 2.105 allievi, per un totale di 4.470 ore formative.

Sottolinea Paolo Vigani, presidente della Scuola: "Il numero maggiore di ore formative sono state erogate dal percorso triennale per i ragazzi dopo la terza media, il percorso che li prepara all’ingresso nel settore. Negli anni sono oltre 2.500 i giovani che hanno frequentato questo percorso fondamentale, in quanto la priorità assoluta del comparto edile bergamasco è attrarre i giovani. Il nostro percorso triennale consente ai ragazzi di entrare nel mondo del lavoro con le competenze adeguate di cui le imprese hanno bisogno già oggi". M.A.