La prescrizione mette in salvo sette attivisti

DESENZANO (Brescia) Lo scorso autunno erano stati condannati a un anno di reclusione e 130 euro di multa ciascuno...

La prescrizione mette in salvo sette attivisti

La prescrizione mette in salvo sette attivisti

DESENZANO (Brescia)

Lo scorso autunno erano

stati condannati a un anno

di reclusione e 130 euro

di multa ciascuno per avere occupato l’ex ristorante

della Spiaggia d’oro

a Desenzano con l’intenzione

di destinare quello spazio

di proprietà comunale, vuoto

da tempo, al centro sociale Zanzanù. I sette attivisti

del Magazzino 47

e del Collettivo Autonomo Gardesano finiti nei guai

però hanno tirato un sospiro

di sollievo: al termine

del processo d’appello,

la Corte ha prosciolto tutti

per intervenuta prescrizione. La vicenda risale a otto anni fa. Era il 21 dicembre 2015 quando gli antagonisti occuparono

lo stabile abbandonato

con l’obiettivo di ricavarne

un centro per i giovani.

Nome di battaglia: Zanzanù, come il brigante nato nel 1576 a Gagnano e ucciso nel 1617 sui monti di Tignale. Gli occupanti vi si acquartierarono per 43 giorni, finché il 2 febbraio seguente la Digos

e il Commissariato locale

li sgomberarono.

Le operazioni si svolsero pacificamente. Ma per le persone identificate scattarono le denunce, non solo

per occupazione abusiva

ma anche per danneggiamento del lucchetto di ingresso

e furto di energia elettrica

e acqua. La Procura aveva chiesto la condanna a un anno e due mesi.

Il Tribunale alla fine inflisse una condanna più mite, riconoscendo provata

la responsabilità solo

per il reato di occupazione

e assolvendo tutti dalle altre contestazioni. Rappresentati dagli avvocati Manlio Vicini

e Sergio Pezzucchi, gli imputati hanno fatto ricorso in appello. Intanto la contestazione

è andata prescritta.

Beatrice Raspa