La denuncia dell’associazione "Nel 2022 duemila rinunce"

L’Als: carenza di dottori per altri cinque anni, poi ne avremo in eccesso

La denuncia dell’associazione  "Nel 2022 duemila rinunce"
La denuncia dell’associazione "Nel 2022 duemila rinunce"

Lo slittamento delle assegnazioni delle scuole di specializzazione in Medicina? Solo la punta dell’icerberg che, secondo Als, Gmi e Anaao Giovani certifica "l’ennesima gestione inefficiente del Ministero dell’Università nell’organizzazione della formazione medica italiana". Inquadramento e retribuzione fermi al 1999 per i medici in formazione specialistica, situazioni limite in cui gli specializzandi lavorano molto più di quanto dovrebbero, una formazione non allineata a quella degli altri Stati europei ma anche una programmazione poco efficace sono alcune delle ragioni per cui aumentano i posti abbandonati o non assegnati nelle diverse scuole di specializzazione.

Secondo il sito di Associazione Liberi Specializzandi, nel 2022 in Lombardia il 22% dei posti è rimasto vuoto. Si va dal 33% dell’Università dell’Insubria al 21,7% di Pavia, 21,6% a Milano Bicocca, 21,6% a Brescia, 16,8% all’Humanitas, 16,1% al San Raffaele. Le percentuali variano, però, tra le diverse specializzazioni, tanto che alcune scuole sono rimaste del tutto vuote.

"In totale lo scorso anno erano rimasti vuoti in Italia duemila posti nelle scuole di specializzazione in Medicina – spiega Massimo Minerva, fondatore e presidente di Als – Non sappiamo quanti siano i posti quest’anno, ma considerando che partiamo da un numero di candidati minore e che le borse sono sempre poche rispetto alle esigenze, probabilmente il divario sarà superiore". A monte, problemi di programmazione. "Eppure basterebbe prendere i dati anagrafici dei medici per calcolare i pensionamenti e, di conseguenza, individuare i numeri delle nuove immissioni. In passato non è stato fatto e così oggi ci troviamo con una carenza di medici che durerà ancora 4 o 5 anni. Dopo ne avremo un eccesso".

Di fronte alla mancanza di personale sanitario, infatti, la risposta del Governo è stata di aumentare proprio quest’anno il numero di posti disponibili a Medicina. "Sono 18.700 studenti che arriveranno a lavorare fra una decina d’anni, quando andranno in pensione 6.500 medici. In passato hanno sbagliato perché non hanno calcolato che le persone al lavoro sarebbero diminuite, ora fanno il contrario: intorno al 2035 avremo un eccesso di medici che dovranno essere specializzati, con costi altissimi per la collettività. Purtroppo quando facciamo vedere questi numeri (Als siede nell’Osservatorio nazionale della formazione medica, ndr) ci dicono che è vero, ma nessuno ha la forza politica di diminuire i posti di Medicina".

F.P.