Inaugurata ieri la nuova Comunità Margherita destinata ad accogliere, negli spazi della Fondazione mons. Ambrogio Portaluppi, in sinergia con Risorsa Sociale, ragazzi problematici o con difficoltà familiari residenti nei 18 comuni dell’Ambito di Treviglio. Da domani ospita cinque ragazzi (maschi, in età fra i 14 e i 17 anni) allontanati temporaneamente dalle famiglie, su indicazione delle autorità; presto diventeranno dieci, non appena la struttura sarà a regime. Seguiranno un percorso di emancipazione (fra i 12 e i 24 mesi) al cui termine non ci sarà più bisogno del sostegno dei servizi sociali; parimenti le famiglie seguiranno percorsi analoghi. Si punta a un’opera educazionale, in modo che al ritorno a casa i ragazzi trovino una famiglia cambiata.
La denominazione Margherita - scelta nel ricordo della mamma di don Bosco - fa pensare a giovani che, nel clima della Comunità, “rifioriscano“. Sarà quotidiano il rapporto fra ospiti e educatori a cura di un’equipe specifica fra Risorsa Sociale (ente intercomunale che contribuirà ogni anno con 376mila euro, presidente Giorgio Barbaglio, direttore Roberto Bugini) e Fondazione Portaluppi (presidente il parroco monsignor Norberto Donghi, direttore Bruno Goisis). Comunità Margherita opera in un territorio dove ci sono oltre 40 ragazzi in difficoltà, dispersi in strutture fuori zona, e mette a disposizione una casa confortevole con salone, cucina, camere doppie e un’intera ala della Fondazione Portaluppi. Alla cerimonia inaugurale, guidata da Filippo Magni, hanno preso la parola Roberto Bugini ,Giorgio Barbaglio,mons. Roberto Donghi e il sindaco di Treviglio Juri Imeri; intervenuti l’assessore regionale Paolo Franco e i consiglieri Giovanni Malanchini e Davide Casati, la senatrice Daisy Pirovano e altri esponenti provinciali.
Amanzio Possenti