BERGAMO – Il quadro clinico resta gravissimo. È un filo esile. "Purtroppo per mio fratello Agostino non c’è più niente da fare". Lo scrive su Facebook Claudio Gualdi, uno dei fratelli del 65enne di Bergamo investito domenica scorsa mentre stava attraversando sulle strisce pedonali, a ridosso di una rotonda. Il ferito si trova nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Niguarda. E del pirata della strada non c’è traccia. "Quelle parole sono state uno sfogo, una reazione a quello che è successo – continua Claudio Gualdi – non c’è nessuna caccia all’uomo, sia chiaro questo. Ci penseranno le forze dell’ordine impegnate nelle indagini (carabinieri e Polizia stradale) a fare chiarezza su quando accaduto. Al momento, purtroppo non ci sono sviluppi e le notizie sono frammentarie. Ancora non si sa il modello dell’auto che ha investito mio fratello, si stanno cercando delle immagini di telecamere per risalire al conducente, anche perché dove è avvenuto l’investimento non ce ne sono. Aggiungo solo: se quella persona dopo aver investito mio fratello avesse chiamato i soccorritori, forse, non si troverebbe in questa situazione. Ripeto: quelle parole su Facebook sono state solo un mio sfogo".
L’incidente cui faceva cenno Claudio Gualdi è avvenuto a Verano Brianza, paese che confina con Giussano, dove il fratello Agostino si è trasferito da una quindicina d’anni. Qui a Bergamo ci sono la mamma 90enne, i due fratelli, Roberto e Claudio. "Quel pomeriggio, come altre volte, era uscito a fare una passeggiata con il suo cane. Stava attraversando la strada sulle strisce pedonali quando l’auto lo ha investito vicino a una rotonda". Il 65enne era privo di sensi ai bordi della strada, in via Comasina, asse non lontano dalla superstrada per Monza.
Erano le 14.13 di domenica quando la centrale operativa del 118 ha ricevuto la chiamata di intervento e in pochi minuti sul posto ha inviato un’automedica e un’ambulanza. Il personale sanitario ha sottoposto il ferito a una manovra di rianimazione e successivamente è stato disposto il suo trasferimento all’ospedale Niguarda. I primi esami avevano rilevato fratture in tutto il corpo, in particolare alle gambe, e due grossi ematomi alla testa. Tant’è che subito dopo il ricovero il 65enne è stato tentato un intervento chirurgico. A trovarlo e a fare scattare l’allarme una parente della compagna, che aveva visto rientrare il suo labrador solo e sanguinante. Dell’investitore ancora nessuna traccia. Sono stati attimi drammatici.
“Testimoni lo hanno visto fermarsi, scendere e poi ripartire". E sono stati gli stessi testimoni "che hanno notato il cane di mio fratello, ma non lui, lasciato sul ciglio della strada", rimarca il fratello. Il labrador di Agostino Gualdi, ferito e sanguinante, aveva percorso tante altre volte quella strada, e così, passo dopo passo, era riuscito a trovare la via di casa.
Sull’incidente stanno indagando i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Seregno e la Polizia stradale. Nessuno dei testimoni ha annotato il numero di targa della vettura che poi è fuggita, nemmeno il modello si ricordano, e le versioni fornite sono discordanti. Tornando alle telecamere, quelle che si trovano nei dintorni dove è avvenuto l’incidente, appartengono a catene di supermercato e fast food i cui server sono centralizzati.