Investì e uccise ciclista. Patteggia tre anni l’automobilista pirata

Lecco, la donna rintracciata poche ore positiva all’alcoltest .

Ha patteggiato 3 anni di reclusione la donna che l’8 ottobre scorso a Olginate aveva travolto e ucciso Boukare Guebre, trentanovenne originario del Burkina Faso, che abitava da un fratello a Garlate. La trentacinquenne Martina De Luise, residente a Barzanò, dopo una nottata trascorsa con gli amici e in stato di ebbrezza alcolica, travolse sulla provinciale 72 il trentanovenne, che in sella alla sua bicicletta si stava recando al lavoro a Valgreghentino. L’incidente avvenne alla 5 e la vicenda aveva destato grande clamore perché la trentacinquenne, alla guida di un’utilitaria, si era fatta aiutare da un automobilista di passaggio a rimuovere la bici incagliata tra le ruote delle sua vettura, poi si era allontanata. L’automobilista fotografò la targa della vettura della donna, che non aveva avvertito di aver travolto il ciclista che era in gravi condizioni e morì poco dopo. Boukare Guebre era arrivato in Italia da poco tempo era ospite da un fratello e lasciò la moglie e i tre figli che temporaneamente erano rimasti in Burkina Faso.

In poche ore, grazie alla descrizione dell’automobilista di passaggio e le immagini del sistema di videosorveglianza, i carabinieri di Olginate individuarono la trentacinquenne e dopo il test alcolemico risultato tre volte oltre il consentito, le contestarono l’omicidio stradale con fuga e guida in stato di ebbrezza. La Procura di Lecco ottenne dal gip di Lecco la misura cautelare e la donna finì agli arresti domiciliari. Il difensore della donna, l’avvocato Alessandra Carsana, ha chiesto e ottenuto il patteggiamento. Stamani il giudice Salvatore Catalano si è espresso a favore della proposta di patteggiamento, già accolta dal sostituto procuratore Simona Galluzzo, titolare del fascicolo d’indagine. Tre anni di reclusione la pena patteggiata dalla brianzola con revoca della patente di guida. Resta ora da sciogliere il nodo della misura cautelare, essendo l’imputata ancora agli arresti domiciliari. L’avvocato ha presentato la richiesta di modifica della misura che sarà valutata dal giudice Catalano nei prossimi giorni. In corso la definizione del risarcimento ai familiari di Boukare Guebre.

Angelo Panzeri