
Dieci famiglie sfollate a Bagnatica. Partita una raccolta fondi per aiutarle
La ricostruzione è partita. I residenti di via Isolabella, a Bagnatica dove martedì mattina una violenta esplosione ha sventrato una palazzina, poco alla volta cercano di tornare alla normalità. C’è stato chi, come quelli che abitano nella palazzina C, dove è avvenuto lo scoppio, dichiarata inagibile, ha potuto far rientro in casa sotto stretta supervisione dei vigili del fuoco e della Protezione civile per raccogliere effetti personali e oggetti di prima necessità. La zona è posta sotto sequestro, i danni sono ingenti e molte le attività da organizzare. Dell’appartamento da cui è partito la deflagrazione non resta più nulla: i muri perimetrali sono stati spinti all’esterno, i tramezzi interni crollati. Si sono salvati solo i pilastri. "Secondo i primi accertamenti – ha detto il sindaco di Bagnatica, Roberto Scarpellini – c’è il rischio che per parte del blocco, se non tutto il recupero sia impossibile. E per questo bisogna pensare a soluzioni di ospitalità a lungo termine". Gli sfollati sono 42, tutti per ora ospiti da parenti, tranne sei persone di due famiglie che sono dalle suore di Comonte a Seriate. Ma ci sono anche le 19 persone di dieci famiglie che vivevano nelle abitazioni sequestrate. Tra loro anche quella al centro dell’esplosione dove viveva l’elettricista Pietro Cabras, 49 anni, e il figlio di 17 anni, ricoverati al Bolognini di Seriate. Dovrebbero essere dimessi nelle prossime ore, e verranno ospitati in un appartamento della parrocchia. Mentre non si conoscono i tempi delle dimissioni della moglie Lorenza Gandi e dell’altro figlio della coppia, di 16 anni, ricoverati al Niguarda di Milano, ma fuori pericolo. Diversi cittadini hanno contattato il sindaco per offrire abitazioni. Intanto le ditte stanno valutando l’entità degli interventi necessari per ripristinare l’abitabilità delle abitazioni. Restano da chiarire le cause dell’esplosione, su cui stanno indagando vigili del fuoco e carabinieri. Domani è previsto un altro sopralluogo dei pompieri. Gli esperti dovranno verificare se vi siano state fughe di gas o problemi strutturali pregressi. E la procura nelle prossime ore potrebbe aprire un fascicolo per lesioni personali colpose. Intanto è stata organizzata una raccolta fondi per aiutare gli sfollati. È stata avviata dal comune di Bagnatica, in collaborazione con la parrocchia del paese e quella di Cassinone (Seriate). È stato diffuso un volantino con le modalità per effettuare una donazione. È stato predisposto un conto corrente. L’iban è IT 29H0503453870000000001367.
F.D.