
DORGA (Bergamo)
La sua agonia è durata un giorno. Poi la morte orribile, crudele, per un gattino trafitto da una freccia. È successo nei giorni scorsi a Dorga, paese dell’Alta Valle Seriana. Ai vigili del fuoco, allertati da un cittadino, si è presentata questa scena raccapricciante. Il gatto era nelle adiacenze del Parco dell’Acqua: i pompieri hanno tentato di catturare l’animale per consegnarlo alle cure di un veterinario, ma inutilmente. Sul caso iIndagano i carabinieri della Compagnia di Clusone. A denunciare l’episodio è stata l’associazione “Gaia Animali & Ambiente, attiva con un gruppo locale in Valseriana: "La vittima della pazzia umana è morta il giorno successivo, nascondendosi nonostante i tentativi delle volontarie di aiutarlo – hanno sottolineato in una nota – È stata sporta denuncia".
C’è da capire l’origine della freccia. Le volontarie già nei mesi scorsi si erano trovate di fronte a una situazione simile: allora, fortunatamente, il gatto ferito da una freccia era stato salvato. "Abbiamo un possibile sospetto di queste azioni vigliacche ma soprattutto fuori legge e siamo certi che i carabinieri non mancheranno di indagare – ha aggiunto il presidente di Gaia Animali & Ambiente Edgar Meyer – La legge in Italia è chiara: chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie è punito con la reclusione da 3 a 18 mesi e con la multa da 5mila euro a 30mila euro. Inoltre, si prevede che chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a due anni. Chiediamo a tutti i cittadini di Dorga di tenere gli occhi aperti ed essere pronti a segnalare la presenza di persone con arco e frecce in ambiente non consono". F.D.