Pontida, insulti alla Lega sul muro dell’adunata e sulla sede dedicata a Roberto Maroni

Il raid è stato reso noto dal ministro Roberto Calderoli: “Spiace che ci sia chi preferisce la violenza verbale alla dialettica”

Roberto Calderoli; a destra, l'insulto sul pratone

Roberto Calderoli; a destra, l'insulto sul pratone

Pontida, 22 dicembre 2023 – Imbrattato il muro del “sacro” (per i leghisti) pratone di Pontida, sede della tradizionale adunata di militanti e simpatizzanti del Carroccio. I vandali hanno agito molto probabilmente nottetempo, lasciando una scritta d’insulto a “completare” l’iscrizione realizzata dai leghisti.

A rendere noto l'attacco è stato il ministro per le Autonomia Roberto Calderoli, che ha diffuso una nota sull’accaduto. “Spiace che ancora una volta ignoti vandali abbiano deturpato con scritte spray con offese il muro del prato di Pontida – si legge - e stavolta anche la targa della sezione locale intitolata al compianto Roberto Maroni. Spiace che ci sia chi preferisce l’insulto al confronto, la violenza verbale alla dialettica”.

L’esponente del Carroccio ne ha anche per i rivali politici dei leghisti. “Spiace anche per il silenzio da parte delle forze politiche di opposizione di fronte a questi continui vandalismi verso i luoghi simbolo della Lega o verso le nostre sezioni – prosegue Calderoli – Questi vandalismi andrebbero condannati trasversalmente senza se e senza ma". 

Chiusura con una nuova intemerata nei confronti degli autori dell’imbrattamento. "Chi insulta o deturpa un luogo simbolo come il prato di Pontida – aggiunge il ministro – che da 35 anni ospita il nostro pacifico raduno sempre aperto a tutti, insulta la democrazia, la partecipazione, la parola data al popolo, il libero confronto delle idee e delle opinioni. Ma forse è proprio questo il problema, che pochi vorrebbero decidere per tutti, zittendo il consenso e il dissenso, con insulti o violenza per chi la pensa diversamente da loro".