"Il problema è trovare spazi e addetti"

"Il problema  è trovare  spazi e addetti"

"Il problema è trovare spazi e addetti"

Sono 700 i nuovi arrivi che la Prefettura di Brescia ha gestito da gennaio a maggio 2023, per un totale di 1.300 presenze nei Centri di accoglienza straordinaria, che arrivano a poco meno di 1.500 con gli ucraini. Per avere un termine di paragone utile a capire la pressione sul sistema di accoglienza attuale, basti pensare che, nello stesso periodo del 2022 (in piena emergenza Ucraina, quindi) i nuovi arrivi nei Cas erano stati poco più di 200. Una situazione che non riguarda solo Brescia, ma che è analoga a quella delle altre città, in cui si inserisce anche l’aumento dei Minori stranieri non accompagnati. L’incremento dei numeri ha portato la Prefettura a pubblicare l’avviso per poter attivare una struttura ricettiva temporanea esclusivamente per Msna, come previsto dal decreto legislativo 1422015 nel caso in cui non ci sia più disponibilità nelle strutture ministeriali, nei Sai e nei Comuni.

"La difficoltà sta nel reperire gli immobili - spiega Anna Chiti Baitelli (foto), viceprefetto vicario della Prefettura di Brescia – dentro cui poi gli enti gestori possono operare". La vera incognita ora sta, infatti, nel vedere se arriveranno offerte. C’è tempo fino alle ore 12 del 5 giugno per presentare la manifestazione d’interesse: l’obiettivo è recuperare 50 posti. Nel frattempo, il lavoro per sistemare tutti gli arrivi, minori e non, è costante: il turn over permette di liberare posti tra le varie strutture, che vengono subito riempiti, tramite gli uffici prefettizi che fanno un lavoro di ‘incastro’ con i gestori ed i Comuni, per cercare di trovare una sistemazione a tutti. F.P.