BRIGIDA (Bergamo)
Un problema che va avanti da oltre 40 anni, ma che si è aggravato negli ultimi tempi, soprattutto in località Bindo, dove le doline nel prato a fianco della strada provinciale 8 hanno continuato ad aumentare il proprio raggio, fino a diventare delle vere e proprie voragini, soprattutto durante e dopo piogge abbondanti, con tutti i rischi che ciò comporta per quanto riguarda il rischio idrogeologico. Benvenuti a Santa Brigida, piccolo centro della Valle Brembana, ormai conosciuto come il “paese delle voragini“. "Sul nostro territorio comunale - spiega il sindaco Manuel Rossi - abbiamo da moltissimi anni il problema della formazione di voragini a causa della presenza nel sottosuolo di numerose gallerie per l’estrazione del gesso e della presenza di acqua, che hanno portato nel tempo alla creazione di buche e voragini. Stiamo affrontando il problema investendo molte risorse, con l’aiuto della Provincia e degli enti superiori. A maggio abbiamo effettuato un primo intervento da 950mila euro complessivi, grazie a due finanziamenti, uno di 350mila euro da Regione Lombardia e uno ottenuto dal ministero di 600mila euro, ottenuto dalla Provincia stessa, che ci ha consentito di mettere in sicurezza la strada provinciale 8. È stato realizzato un “solettone“, una soletta in cemento armato con travi, sotto al manto stradale per sorreggerlo e si è inserito un sistema di monitoraggio per tenere contrllati eventuali cedimenti del terreno sottostante". "Ora, invece, - prosegue il primo cittadino - si sta lavorando al secondo lotto, del valore di 880mila euro: grazie ai fondi ottenuti dal ministero, vogliamo mettere in sicurezza dal rischio idrogeologico la zona delle ex cave di gesso, attive fino alla fine degli anni Settanta e poi chiuse. Qualche giorno fa è iniziato l’intervento all’interno delle gallerie. Prima, ovviamente, per poter procedere nei lavori senza percolo, sono state messe in sicurezza le gallerie stesse. È quindi iniziata la fase di consolidamento dei pilastri interni delle gallerie e del loro rinforzo e di consolidamento delle volte, del soffitto in modo da non farlo cedere. Ci si dovrà poi occupare dello smaltimento delle acque, perchè è proprio l’acqua che erode le pareti e provoca i cedimenti".
Michele Andreucci