DANIELE DE SALVO
Cronaca

"Il Mandic è in pericolo". Flash mob salva-ospedale

Merate, gli attivisti sabato in centro per una manifestazione pubblica. Al presidio ci saranno anche esponenti del centrosinistra regionale.

"Il Mandic è in pericolo". Flash mob salva-ospedale
"Il Mandic è in pericolo". Flash mob salva-ospedale

Un grande lenzuolo, il claim #salviamolospedaledimerate, poi le firme.

Gli attivisti del Tavolo della sanità locale sabato saranno in centro a Merate per un flash mob a difesa del San Leopoldo Mandic, sull’orlo della chiusura, tra primari, facenti funzione, specialisti e operatori sanitari che scappano, reclutamento di liberi professionisti e gettonisti per poter garantire cure e assistenza, reparti e servizi smantellati. All’iniziativa aderiscono i volontari del Comitato a difesa del San Leopoldo Mandic e di Anteas, i dem, tesserati e simpatizzanti di Sinistra italiana e Azione, sindacalisti di Usb e Fnp Cisl.

Ci saranno, inoltre, il consigliere regionale democratico Gian Mario Fragomeli, suo collega di Alleanza Verdi e Sinistra e il senatore lecchese di Sinistra Italiana Tino Magni. La chiamata a raccolta dei cittadini segue unapetizione online che ha già superato le 7mila firme.

"Nei prossimi giorni svolgeremo flashmob, incontreremo sindaci, continueremo nella raccolta firme per la difesa dell’ospedale di Merate e condivideremo una mozione – ha annunciato ieri Gian Mario Fragomeli -. Così capiremo chi vuole realmente salvare il San Leopoldo Mandic". Lo ha annunciato al termine del question time prima della seduta di Consiglio regionale, durante cui ha chiesto conto della drammatica situazione del nosocomio meratese.

"Regione e la direzione di Asst di Lecco non hanno mai ipotizzato la chiusura, la conversione o la riduzione dell’offerta per l’ospedale di Merate – gli ha risposto Mauro Piazza, sottosegretario ad Autonomia e Rapporti con il Consiglio regionale intervenuto al posto dell’assente assessore lombardo al Welfare Guido Bertolaso-. E’ il contesto generale diffuso a livello nazionale che ha determinato una carenza di risorse umane che si ripercuote sull’attività erogata". "Stanno compromettendo il diritto alla salute per i cittadini e pensano di cavarsela con la solita lista di buoni propositi – è stata la replica dell’esponente piddino -. Servono impegni veri e investimenti".