Gli rubano l’iphone poi chiedono il “riscatto”. Arrestati due giovani

Due giovani bergamaschi arrestati per aver rubato uno smartphone in discoteca e chiesto un riscatto di 200 euro per restituirlo. Processo in attesa.

Prima gli rubano lo smartphone in discoteca, poi lo contattano e mettono in chiaro che per riaverlo servirà sborsare duecento euro. È la cosiddetta tecnica del “cavallo di ritorno”, ovvero sottrarre di proposito un bene di valore alla vittima e poi chiedere il “riscatto”. Gli autori del giochetto però sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Chiari. Si tratta di due bergamaschi di 18 e 20 anni di casa a Brembate di Sopra e Almenno San Bartolomeo, finiti in manette per estorsione e furto aggravato. Stando alla ricostruzione accusatoria i due nella serata di sabato avevano appunto sottratto un Iphone 15 a un 23enne kosovaro di Palazzolo avvistato in un locale in provincia di Bergamo, il “Bolgia”. La domenica seguente i ragazzi sono riusciti a mettersi in contatto con la sorella del derubato spiegandole che se il fratello avesse voluto indietro il telefono integro (e non in mille pezzi) il legittimo proprietario dello stesso avrebbe dovuto recarsi in un locale di Erbusco, e pagare cento euro. Il giovane ci è andato, sì, ma portandosi dietro i carabinieri del nucleo Radiomobile, di Erbusco e Rovato. E i militari dopo avere assistito alla consegna del denaro hanno fatto scattare le manette. Comparsi in tribunale, i presunti estorsori si sono visti convalidare l’arresto ma sono tornati in libertà - sono incensurati - in attesa del processo. Beatrice Raspa