Un professionista dei furti. Lo testimoniano i suoi precedenti; anche se lui dice di essere un ferraiolo. Ieri la condanna in abbreviato a 4 anni e 4 mesi (giudice Donatella Nava) per un tentato furto, un furto consumato e per resistenza. Confermata la richiesta del pm Ruggeri. L’imputato è un quarantasettenne di origini sinti con residenza ad Ivrea, ai domiciliari, assistito dall’avvocato di fiducia Gabriella Vogliotti di Torino. Il legale aveva chiesto l’assoluzione per la resistenza e anche per il tentato furto. L’imputato intanto ha già inoltrato un risarcimento sia ai carabinieri che alle parti offese. Giovedì 24 agosto, tra Dalmine e Osio Sopra si era reso protagonista di altri due colpi. Quando era stato fermato dai carabinieri della Compagnia di Treviglio, addosso gli era stata trovata una ricetrasmittente collegata a quella delle forze dell’ordine, con tanto di elenco delle frequenze di tutte le province, oltre al kit dello scassinatore.
L’allarme ai carabinieri era arrivato alle 9.41 da via Genzianella, a Dalmine. Una donna aveva raccontato di essersi trovata nel bagno di casa un ladro con zaino e casco integrale neri, poi fuggito a bordo di una motocicletta insieme a un complice. Le auto dei militari avevano intercettato una Honda bianca a Boltier, ne era scaturito un inseguimento fino a Brembate dove il quarantasettenne veniva fermato mentre il complice riusciva a dileguarsi. I carabinieri aveva sequestrato orologi, anelli, bracciali, collane, spille, refurtiva tutta restituita.F.D.