Due episodi di maltrattamenti. Nel primo, un trentatreenne, accusato di maltrattamenti nei confronti dei genitori è stato allontanato dalla casa familiare, con applicazione del braccialetto elettronico. A dare esecuzione al provvedimento emesso dal tribunale di Bergamo i carabinieri della stazione di Zogno. Il dispositivo, che consente il monitoraggio a distanza degli spostamenti e l’eventuale vicinanza alle persone offese, è stato applicato per rafforzare la protezione delle vittime. Il provvedimento è scaturito a seguito delle continue minacce e maltrattamenti che l’uomo ha posto in essere nei confronti del padre e della madre.
Nel secondo episodio un cinquntunenne italiano è stato sottoposto al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla convivente, al divieto di dimora nei comuni di Osio Sotto, Leffe e Verdellino e contestuale allontanamento dalla casa familiare. Una misura cautelare, eseguita dai carabinieri, scaturita a seguito delle indagini condotte dai militari dell’Arma della stazione di Osio Sotto, che avevano raccolto la denuncia. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, erano circa due anni che l’uomo, prevalentemente in stato di alterazione per abuso di sostanze alcoliche, poneva in essere violenze psicologiche consistenti in continue minacce e offese nei confronti della donna, un’italiana di 52 anni, e del loro figlio di 23 anni. Ma è stato soprattutto nell’ultimo mese che le condotte violente hanno avuto una vera e propria escalation. Gli elementi di prova raccolti hanno consentito al gip di emettere il provvedimento cautelare a carico dell’uomo. Inoltre, stante il suo rifiuto all’applicazione del braccialetto elettronico gli è stata applicata anche la misura cautelare del divieto di dimora nei tre comuni.
Francesco Donadoni