Sono già rientrate in Italia, all’alba di ieri, poche ore dopo l’impresa col Fenerbahce valsa la prima storica qualificazione alla finale di Champions League, le giocatrici dell’Allianz Vero Volley Milano.
Il calendario non conosce pause: domenica si giocherà l’ultima giornata della regular season di serie A1, in trasferta con la Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia, e mercoledì inizieranno già i playoff, con un quarto contro un’avversaria ancora da scorpire.
Mentre le ragazze del Consorzio pensano già a questo ed altri appuntamenti, oggi è doveroso sottolineare l’impresa compiuta da un gruppo che si è trovato a un passo dal baratro prima di poter festeggiare un golden set che resterà nella storia. La partita disputata mercoledì sera a Istanbul (e volando anche all’Opiquad Arena di Monza, dove si sono dati appuntamento gli Stellars e tutti gli altri tifosi per seguire il tutto dai maxischermi) è stata un’altalena di emozioni che alla fine ha premiato chi non ha mollato, a cominciare ovviamente da Alessia Orro.
La palleggiatrice della Nazionale, capitana coraggiosa, è stata protagonista di una sorta di miracolo sportivo: tre giorni dopo una brutta distorsione alla caviglia con il Bisonte Firenze ha stretto i denti e con l’aiuto dei fisioterapisti del club che in buona sostanza si sono presi cura di lei per 72 ore no stop è riuscita a giocare da titolare una partita durissima, prima di crollare a terra esausta e in lacrime, per la gioia ma anche per il dolore e la tensione accumulata.
Ovviamente però dietro questo storico risultato c’è anche e soprattutto Paola Egonu, top scorer con 35 punti. L’opposto della Nazionale, acquistato per fare l’ultimo salto di qualità, non si è tirato indietro sul più bello, dimostrando sul campo che cinque finali di Champions League con quattro squadre diverse non si raggiungono per caso. "Sono veramente fiera - ha commentato -: non ho parole. Siamo state brave nell’ultimo set a rimanere lucide, ad avere coraggio in un palazzetto gremito di tifosi avversari. Sono fiera, contenta e mi auguro il meglio per le sfide future".
Ma è giusto sottolineare anche i meriti di chi più raramente finisce in copertina, da Raphaela Folie, ancora insuperabile a muro a 33 anni, a Brenda Castillo, capace di vanificare tante schiacciate dello spauracchio Melissa Vargas e compagne. Menzione d’onore per le due schiacciatrici titolari, Myriam Sylla, stremata, tanto da svenire in campo dopo il match point per un calo di pressione, a Helena Cazaute. La francese, Mvp all’andata, ha sostituito ancora una volta nel migliore dei modi Nika Daalderop (subentrata solo nel finale e ancora non al meglio), mettendo a terra quattro palloni pesantissimi nel golden set di spareggio e ripagando così la fiducia di Marco Gaspari. Proprio il coach di Milano ha centrato la tattica vincente, inserendo al momento giusto Laura Heyrman per Dana Rettke. Nel quarto set, in vantaggio 22-20, è stata sprecata una grande occasione per chiudere i conti, ma è stato bravissimo nel ricaricare le sue ragazze che hanno così trovato energie insperate, come ha lui stesso sottolineato: "Sono state davvero coraggiosissime. Davanti a noi abbiamo trovato un’avversaria che ha messo a segno ben 14 ace. Sapevamo sarebbe stata una gara difficilissima, infatti alla fine del quarto set ho detto che ormai eravamo abituati a soffrire. La squadra, nonostante il piccolo passaggio a vuoto nel golden set è cresciuta di punto in punto. Volevo fare anche un grande plauso allo staff medico, perché Alessia (Orro ndr) non avrebbe potuto scendere in campo, ma grazie allo staff lo ha fatto e ha lottato come una leonessa; sia lei che Helena (Cazaute ndr), anche lei in grossa difficoltà fisica dopo l’ultima partita. Un applauso a tutti: arrivare in finale non è mai facile, figuriamoci quella di Champions League. Adesso abbiamo poco tempo per riposare, ma queste ragazze hanno fatto un grandissimo lavoro".
L’appuntamento con la storia, intesa come titolo di campionesse d’Europa, è per il prossimo 5 maggio, ancora una volta in Turchia.