Francesco Donadoni
Cronaca

Bergamo, diverbio finito nel sangue: Marwen Tayari ucciso davanti alle figlie. La parola all’Appello

Il caso del ventiduenne che sta scontando 21 anni per i sei fendenti a straniero

Il tunisino di 34 anni Marwen Tayari

Il tunisino di 34 anni Marwen Tayari

La data per l’appello è stata fissata: 22 settembre. È il caso dell’omicidio del tunisino Marwen Tayari, 34 anni, residente con la compagna e le figlie a Terno d’Isola, ucciso con sei coltellate, quella letale al cuore, da Alessandro Patelli, 22 anni, condannato in primo grado a 21 anni di carcere. Quanti ne aveva chiesti il pm Paolo Mandurino che aveva ritenuto sussistente l’aggravante dei futili motivi, oltre a quella dell’aver ucciso davanti alle figlie minori della vittima. Lo stesso ha fatto la corte (presieduta dal giudice Giovanni Petillo) equiparando le due aggravanti al riconoscimento delle attenuanti generiche.

La difesa, con l’avvocato Enrico Pelillo, in prima istanza aveva invocato l’assoluzione per legittima difesa e in ultima ipotesi che non venisse riconosciuta l’aggravante dei futili motivi e che l’imputato potesse essere ammesso al rito abbreviato (che consente uno sconto di un terzo di pena). Dunque il 22 settembre ci sarà l’appello a Brescia ma con un nuovo difensore, visto che nel frattempo i genitori di Alessandro Patelli (attualmente ai domiciliari) hanno deciso di affidarsi all’avvocato milanese Ivano Chiesa, legale, tra gli altri, di Fabrizio Corona.

"Ho accettato l’incarico – taglia corto il difensore – dopo aver letto tutte le carte e dopo essermi fatto una mia idea ben precisa". Teatro dell’omicidio via Novelli, a ridosso della stazione della ferrovia, in centro città. Era l’8 agosto 2021 (tra pochi giorni sono due anni). Patelli fino a quel giorno aveva vissuto con la famiglia in un appartamento in via Novelli. Uccise il tunisino davanti al portone di casa. Lo fece in pieno giorno, erano le 13. Per un diverbio finito nel sangue.

"Qui al massimo io ravviso un eccesso colposo di legittima difesa – sostiene l’avvocato Chiesa – Non si è tenuto conto di un fatto importante: Patelli era stato sgambettato dalla vittima ed era caduto a terra e mi pare che durante il dibattimento questo elemento non sia stato preso in giusta considerazione. Come ho trovato Patelli? Un bravo ragazzo, spaventato per quello che è successo. Come si dice a Milano, un bravo fieu".