
Il dispensatore di particole della ditta di Leffe
Leffe (Bergamo), 8 luglio 2020 - Da oltre trent’anni la Ecumenicus di Leffe occupa una importante fetta di mercato, quello ecclesiastico. Qui, in valle, nella sede storica, si producono arazzi (distribuiti in mezza Europa e in America) paramenti, e vesti, tra cui casule e stole. Una sana azienda di famiglia (il titolare è Sergio Secchi) che oggi conta sette dipendenti, e che come altre realtà, ha dovuto fare i conti alla crisi economica, conseguenza dell’emergenza sanitaria. E così, pur restando ancorata nel settore che conosce bene, la Ecumenicus per affrontare questo delicato momento ha progettato un dispensatore di particole anticovid che permette al sacerdote di distribuire la comunione eucaristica senza toccarla. Insomma, il prete ora non dovrà più indossare i guanti, come avviene ora.
«Tutto è partito ad aprile – spiega Michela, figlia e braccio destro di papà Secchi – grazie anche al suggerimento di alcuni preti. Ma prima di brevettare il modello che abbiamo messo sul mercato – sono fatti alcuni tentativi fino a questo definitivo che risulta sia bello esteticamente che pratico. Con noi ha collaborato una ditta di Albino". Il dispensatore di particolare è fatto in alluminio, ha solo un piccolo “bottone“ in plastica che si spinge per far uscire la particola che cade direttamente nelle mani del fedele che riceve la comunione. Può essere riposto nel tabernacolo, come era stato suggerito.
Il modello ha già raggiunto alcune parrocchie di Ferrara e Roma oltre ad alcune della Bergamasca. "I primi preti che l’hanno sperimentato sono stati quelli della nostra parrocchia, qui a Leffe – aggiunge Michela anche per capire se l’idea poteva funzionare. Diciamo che ha superato l’esame. Lo ha visto anche il vescovo, monsignor Francesco Beschi". Il dispensatore sarà distribuito anche questa anche in America, grazie alla Ecumenicus Usa, già a partire dalle prossime settimane. Un prodotto tutto made in Bergamo. "Mi auguro – conclude Michela – che possa andare incontro alle esigenze dei preti che ad oggi si trovano obbligati a distribuire le particole con guanti o pinzette, anche se qualcuno di loro, a dire il vero, preferisce ancora indossare i guanti e distribuire le particole con le mani".