Diede dell’orango alla Kyenge, Calderoli deve tornare in aula

Diede dell’orango alla Kyenge, Calderoli deve tornare in aula

Diede dell’orango alla Kyenge, Calderoli deve tornare in aula

È tornato in aula al tribunale di Bergamo l’attuale ministro leghista per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli (foto), imputato per diffamazione aggravata dall’odio razziale. L’episodio "incriminato" è del 13 luglio 2013. Durante una festa della Lega Nord, a Treviglio, Calderoli, diede dell’"orango", facendo riferimento alle sue origini congolesi, all’allora ministra dell’Integrazione, Cecile Kyenge, parte civile. Ieri mattina si è svolta una udienza di smistamento davanti al collegio presieduto dal giudice Stefano Storto (affiancato dai colleghi Roberto Palermo e Davide Pozzi). Udienza veloce aggiornata al 16 maggio. Nel frattempo, però, dovrà essere nominato un nuovo collegio, visto che il giudice Storto aveva già giudicato la prima volta. I difensori del ministro Calderoli, Piermaria Corso di Milano e Davide Calvi di Cuneo hanno sottolineato che "ci sono buone ragioni perché si arrivi all’ assoluzione".

F.D.