FRANCESCA MAGNI
Cronaca

Bergamo, buona la prima per i tamponi in fiera

I passeggeri provenienti dai Paesi a rischio lamentano invece l’impossibilità di prenotarli

Prelievo “drive in“ per coloro che rientravano dai Paesi a rischio in auto

Bergamo, 23 agosto 2020 - Sono iniziati ieri i tamponi “drive in” in un’area appositamente riservata all’ospedale da campo allestito alla fiera di Bergamo, grazie al lavoro di squadra coordinato da Ats Bergamo. Subito all’opera il personale sanitario del gruppo San Donato che, come già annunciato, dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19 ha effettuato i tamponi ai passeggeri atterrati ad Orio o rientrati in città, con l’auto o il treno, dai Paesi a rischio Covid-19, tra cui Croazia, Grecia, Malta e Spagna.

"Buona l’idea dei test drive in – dichiara Simon Roland, 23 anni che da Ibiza è atterrato ieri all’aeroporto di Orio al Serio, in compagnia della sua ragazza – anche se, nella pratica, non è stata gestita al meglio, soprattutto da Ibiza. Purtroppo, nonostante diversi tentativi, non sono riuscito a mettermi in contatto telefonico per prenotare il tampone da effettuare una volta atterrato a Bergamo. Anche via web ho avuto qualche difficoltà, nonostante avessi compilato i moduli relativi alla prenotazione del tampone, ma non ho mai avuto una risposta. Nonostante tutto, però, devo dire che, una volta atterrato all’aeroporto di Orio, e arrivato alla Fiera di Bergamo per effettuare il tampone, la situazione è stata gestita bene dal personale sanitario presente sul posto che, anche senza prenotazione, ha fatto il tampone sia a me che alla mia ragazza".

"Con dispiacere – afferma Alexandra Dimitriu, 27 anni, atterrata ieri all’aeroporto di Orio al Serio anche lei dopo una vacanza a Ibiza – ho constatato che l’organizzazione e la gestione dei passeggeri non è stata tra le migliori. I passeggeri del volo di Ibiza dovevano essere divisi da quelli provenienti da Olbia, poiché questi ultimi non rientrando nella cosiddetta categoria dei “passeggeri a rischio” non dovevano essere sottoposti al tampone. Per quanto riguarda le modalità di prenotazione del tampone, a mio avviso andava fatta un po’ più di chiarezza. Forse sarebbe stato meglio e meno dispersivo eseguire i tamponi in un’area allestita appositamente all’aeroporto anziché recarsi alla fiera. Comunque, nonostante un po’ di coda in attesa del tampone, è non essendo riuscita a prenotare prima, è andato tutto per il meglio. Ora non mi resta che mettermi in quarantena per 48/72 ore nell’attesa del risultato del tampone".

"Nonostante avessi più volte cercato senza successo di mettermi in contatto telefonico per prenotare il tampone – dice Sebastian Stoica, 24 anni di Torino, atterrato a Orio con un volo proveniente da Palma di Maiorca – una volta arrivato alla Fiera di Bergamo, il personale sanitario addetto ai tamponi, è stato molto efficiente". "Un solo stand allestito alla fiera di Bergamo, per un aeroporto così grande come quello di Orio al Serio mi è sembrato un po’ poco – racconta Alessia Anna Maria Popica, 22 anni da Palma di Maiorca –. Anche la presenza di soli tre medici e due ragazzi non mi è sembrata sufficiente ma alla fine il servizio è stato buono".

"Con 350 tamponi effettuati e analizzati direi che abbiamo ottenuto un ottimo risultato, anche gr azie al supporto di 3 sanitarie, 2 amministrative e una figura di coordinamento – dice il dottor Gianluca Beretta, responsabile del laboratorio del Policlinico San Pietro – considerando poi che abbiamo organizzato il tutto in due soli giorni".