Covid e rincari del carburante fanno decollare la mobilità green

Migration

Un vero e proprio boom di mezzi in sharing. Il rincaro sui carburanti e la crisi energetica stanno spingendo la mobilità dolce a Bergamo. Sono sempre di più, infatti, le persone che utilizzano i mezzi in sharing, che siano bici o monopattini, con un aumento del 20-25%. Reby e Bit mobility, che si occupano del servizio monopattini in città, sono passati dai 900 noleggi quotidiani di inizio marzo ai 1.200 degli ultimi giorni, mentre il servizio della BiGi, inaugurato a gennaio, è passato da 200 a 300 noleggi al giorno di biciclette. "La percezione è che molte più persone, oltre all’utilizzo dei mezzi in sharing, abbiamo rispolverato la propria bicicletta, soprattutto per recarsi al lavoro. Un mezzo che era già stato riscoperto con il Covid, a maggior ragione ora, con gli aumenti di benziana e gasolio", spiega l’assessore alla Mobilità del Comune di Bergamo Stefano Zenoni. In effetti un massiccio uso della bicicletta già si era registrato dopo i primi lockdown. In tanti per evitare il trasporto collettivo, con la paura del contagio e la voglia di stare all’aria aperta, avevano optato per soluzioni alternative. Ora, il timore del Covid, che persiste, e il rincaro sui carburanti stanno cristallizzando le nuove abitudini sostenibili dei bergamaschi. Intanto BiGi, che lo scorso gennaio è stata completamente rinnovata sia nell’hardware che nel software (nuovi sistema e, novità, 30 stazioni “virtuali“ dove rilasciare il mezzo) inizia a riscuotere successo. Da metà gennaio il Comune conta all’incirca 30-40 persone che ogni giorno si iscrivono, scaricando la app. In due mesi, sono circa 2mila i nuovi utenti. Le postazioni, circa una sessantina, vengono utilizzate.

Michele Andreucci