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Sesso a pagamento con minori: Fumagalli rientra oggi

Il volto televisivo coinvolto nella maxi inchiesta di Brescia sulla prostituzione minorile atterra nel pomeriggio in Italia di PAOLO CITTADINI

Corrado Fumagalli

Brescia, 17 febbraio 2016 - Il suo volo partito ieri sera dal Brasile dovrebbe atterrare questo pomeriggio a Malpensa. Dovrebbe fare ritorno in Italia intorno alle 17.30 Corrado Fumagalli, il presentatore tv bergamasco coinvolto insieme ad altre undici persone in un’inchiesta sulla prostituzione minorile condotta dalla Procura di Brescia. Ad attenderlo ci saranno anche i carabinieri della stazione di piazza Tebaldo Brusato di Brescia guidati dal loro comandante, il luogotenente Vincenzo Reddavide.

Una volta sbarcato dall’aeromobile Fumagalli sarà preso in consegna dai militari che lo condurranno a Treviglio nella locale stazione dei carabinieri. Lì il conduttore di trasmissioni «piccanti» sulle reti televisive lombarde si vedrà notificare l’ordinanza di custodia cautelare e quindi verrà fotosegnalato. Anche Fumagalli, così come accaduto agli altri undici adulti arrestati all’alba di mercoledì scorso finirà ai domiciliari. Per gli inquirenti il volto noto della tv lombarda, famoso anche per le sue partecipazioni alle trasmissioni sportive in qualità di opinionista e tifoso dell’Inter, avrebbe avuto diversi incontri con tre dei cinque minori coinvolti. Fumagalli.

«Pagava bene – hanno ricordato negli interrogatori i minori che hanno detto di essere stati ospitati nella sua grande villa vicino a Treviglio – La prima volta ci ha dato 100 euro a testa, la seconda 50. Per il compleanno uno di noi ha ricevuto una collanina con lo stemma dell’Inter oltre a un telefono cellulare». Dai racconti dei ragazzini, riportati nell’ordinanza del Gip, Fumagalli li andava a prendere nei pressi del teatro Gavazzeni quindi dopo averli portati a mangiare un gelato all’Orio Center li accompagnava a casa sua dove avvenivano gli incontri. Tra domani e venerdì Fumagalli sarà in tribunale a Brescia per essere ascoltato dal Gip Alessandra Sabatucci. Al magistrato dovrà raccontare la sua verità. «Corrado quando ha saputo delle accuse è rimasto basito – racconta il suo avvocato Benedetto Bonomo – Prima di qualsiasi altra dichiarazione vogliamo però vedere le carte. La cosa sicura è che Fumagalli non è scappato ed ha voluto rientrare in Italia al più presto». Lunedì nel corso dei primi interrogatori alcuni degli altri undici arrestati avrebbero iniziato a collaborare facendo le prime ammissioni. Tra questi ci sarebbe anche don Diego Rota, il parroco di Solza, che ora si trova ai domiciliari in una comunità nella Bergamasca Ha invece negato gli incontri Claudio Tonoli, il 56 enne sieropositivo unico bresciano coinvolto nell’inchiesta.