
Coronavirus
Bergamo, 25 aprile 2020 - Il 35% della popolazione della provincia di Bergamo, pari a 381mila persone, dichiara di aver presentato sintomi da coronavirus negli ultimi tre mesi. E' quanto emerge da una prima elaborazione dei dati raccolti da Oggicomestai.it, la web app che Ats Bergamo, il Comune di Bergamo e il consiglio dei Sindaci della provincia hanno elaborato e lanciato a Pasqua per monitorare quotidianamente lo stato di salute di tutti i bergamaschi e, in base ai preziosi dati raccolti, poter prendere le migliori decisioni possibili per affrontare la fase della ripresa.
Al 20 aprile i cittadini iscritti alla piattaforma sono circa 44.521: un campione significativo per avviare appunto una prima ricognizione da parte dell'agenzia inTwig sulla situazione del virus sul nostro territorio. Dalle risposte pervenute, si stimano 318.800 persone con sintomi nelle scorse settimane, 62mila che le presentano tutt'ora. A questo 35% di popolazione si può aggiungere un ulteriore 10%, secondo il parere di esperti e virologi che hanno collaborato alla valutazione dei dati. Si tratta della una quota di asintomatici che ha comunque contratto il virus. Aggiungendo anche questi, la percentuale di persone che si stima siano state contagiate dal virus nella provincia di Bergamo sale al 45%, pari a 495mila individui. Nel 55,6% dei cittadini si manifestano più sintomi contemporaneamente: sono la spossatezza (nel 31,6% dei casi), tosse (nel 30%), dolori muscolari (25,5%), assenza di olfatto e di gusto (rispettivamente nel 20,5% e 18,3%). Bassa la percentuale di coloro che hanno la febbre, 8,6%. La maggioranza dei cittadini presenta due o più sintomi in contemporanea.
In provincia si stima che un bergamasco su quattro si sposti per lavoro: di questi, si stima che 22mila persone presentino sintomi o - quand'anche non ne presentino più o siano asintomatiche - siano potenzialmente contagiose Secondo Marcella Messina, presidente del Consiglio di Rappresentanza dei 243 Sindaci e dei 14 ambiti territoriali della Provincia di Bergamo, "i dati che abbiamo potuto analizzare in questi giorni, ci consegnano un quadro per certi versi rassicurante, con una stima delle persone che presentano sintomi, e quindi potenzialmente contagiate, in evidente riduzione rispetto alle scorse settimane (e la situazione nei cimiteri e negli ospedali lo conferma), ma sulla quale c'è ancora molto da lavorare, soprattutto in termini di prevenzione e garanzia di sicurezza in vista del 4 maggio". I test sierologici, "se e quando saranno considerati affidabili, ci aiuteranno, se eseguiti a tappeto, di acquisire una più precisa mappatura della situazione del nostro territorio, ma già dal campione che ha risposto a oggicomestai.it risulta evidente che i dati ufficiali non sono assolutamente rappresentativi dello scenario Covid19 nella Bergamasca, come già denunciato da tanti amministratori locali".