Coronavirus, Gori: sapere il numero dei decessi reali per stimare portata contagio

Il primo cittadino: "Se fosse mortalità 1%, 5mila vittime=500mila contagi, il 45% della popolazione. Le strategie che ne derivano (anche di uscita) sono del tutto diverse"

Giorgio Gori, sindaco di Bergamo

Giorgio Gori, sindaco di Bergamo

Bergamo, 1 aprile 2020 - "Conoscere i veri decessi non serve solo a dire quale sia la tragedia. Oggi è l'unico modo per stimare la reale dimensione del contagio". E' la posizione di Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, una delle città più duramente colpite dall'emergenza Covid-19.  "Se fosse mortalità 1%, 5mila vittime=500mila contagi, il 45% della popolazione - ha scritto il primo cittadino su Twitter -. Le strategie che ne derivano (anche di uscita) sono del tutto diverse".

Stando ai dati forniti ieri, martedì 31 marzo, dalla Regione Lombardia i decessi di persone positive al coronavirus registrati nella regione ieri sono stati 381: un numero tragicamente importante ma in calo rispetto a lunedì quando ne sono stati segnalati 458 e domenica quando erano stati invece 416 In totale i morti dall’inizio della pandemia, in base ai numeri di ieri, hanno raggiunto quota 7.199.

In questo conteggio però non rientrano tutti i decessi per Covid-19 perché, come detto dalo stesso assessore al Welfare Giulio Gallera non comprende "molte persone morte a casa senza tampone, un dramma che segnerà a lungo la nostra terra". Il dato dei decessi, ha speigato Gallera, "sarà l’ultimo a migliorare". Nei giorni scorsi era stato lo stesso direttore generale di Ats Brescia Claudio Sileo a spiegare che "oltre ai decessi ufficiali a Brescia riteniamo ce ne siano tra i 30 e i 50 in più al giorno di persone che alle quali non è stato fatto il tampone ma che riteniamo essere morte per Covid-19".