Contro il consumo di suolo Obbligo di piantare alberi per chi vuole costruire

Trescore prende a modello il Piano di governo del territorio di Milano. È il primo Comune della Bergamasca ad adottare questa strategia.

di Michele Andreucci

Il modello preso a esempio è quello del Comune di Milano. L’amministrazione di Trescore Balneario “copia“ il capoluogo lombardo e dice sì alla realizzazione di nuove medie strutture di vendita, purché nell’area prescelta vengano piantati degli alberi. È questo il cuore della variante al Piano di governo del territorio adottata dal sindaco Danny Benedetti e dai suoi assessori. L’obiettivo è di controllare, in una logica sempre più green, lo sviluppo di queste strutture di vendita e limitare il loro impatto ambientale: la variante al Piano di governo del territorio vuole infatti compensare le emissioni di anidride carbonica prodotte dal traffico automobilistico degli utenti delle attività commerciali.

Il via libera all’approvazione, passaggio conclusivo dell’iter, è arrivato nell’ultimo consiglio comunale. Soddisfatto il primo cittadino, che ricorda come Trescore Balneario sia il primo Comune della Bergamasca ad adottare un simile provvedimento, che per ora è nella fase sperimentale. "Siamo i primi nella nostra provincia – sottolinea Danny Benedetti –. Abbiamo preso spunto dal Comune di Milano che ha provveduto a inserire nel piano delle regole del Pgt un documento con la stessa strategia ambientale e urbanistica. Dovrà essere riconosciuta un’area a verde calcolata in base a degli indici che variano a seconda della superficie di vendita e alla tipologia della media struttura".

La variante dell’amministrazione comunale di Trescore si basa sullo studio realizzato dall’ingegner Dario Vanetti, docente del Politecnico di Milano. "Si assume un indice standard di 100 metri quadrati per ogni albero, così da permettere una semplice verifica della proposta di compensazione basata sulla dotazione di superfici a verde e relative piantagioni", si legge nell’analisi.

"In questa fase di applicazione sperimentale – prosegue lo studio – si assume un obiettivo di compensazione di almeno il 50% delle emissioni di anidride carbonica da parte dei veicoli indotti dall’apertura di nuove medie superfici commerciali". L’amministrazione comunale potrà, con cadenza annuale, determinare alcune linee guida per l’attuazione degli interventi di compensazione ambientale.