
Il ladro ripreso dalla videosorveglianza mentre si fa il segno della croce
Comun Nuovo (Bergamo), 25 marzo 2018 - Prima di tentare il colpo, in compagnia di due complici, in un cascinale isolato di Comun Nuovo, si è fatto il segno della croce. Come a dire: "Che il Signore ce la mandi buona". È l’incredibile scena ripresa, giovedì sera, dalle telecamere dell’impianto di videosorveglianza della cascina, in cui abitano tre famiglie che negli ultimi mesi sono già state prese di mira otto volte dai ladri. I malviventi hanno poi fallito l’assalto e sono stati costretti a fuggire a mani vuote, riuscendo a far perdere le loro tracce, per l’intervento dei carabinieri, avvisati di quanto stava accadendo dai residenti, terrorizzati per l’ennesima incursione criminale e barricati in casa.
Tutto inizia intorno alle 23, quando tre persone, con il volto travisato da cappucci, vengono riprese dalle telecamere mentre si preparano a fare irruzione nelle abitazioni. Uno dei banditi impugna anche una pistola. Mentre stanno predisponendo gli ultimi preparativi prima di entrare in azione, uno di loro si fa il segno dell croce. Il gesto del “ladro devoto”, però, non serve a molto. Uno dei residenti, infatti, già insospettito in precedenza dalla presenza dell’auto della banda, una Fiat Panda, lungo la strada che porta al cascinale, temendo che i malviventi riescano a entrare nelle abitazioni, avverte i carabinieri.
La Compagnia di Treviglio invia in zona tre equipaggi, che raggiungono il cascinale in pochi minuti, intercettando i banditi che, avendo capito di essere stati visti dai residenti, stanno fuggendo a bordo della Panda. Ne nasce un inseguimento lungo alcune strade sterrate di campagna, fino a quando, nel territorio comunale di Urgnano, i tre ladri decidono di abbandonare la loro vettura per proseguire la fuga a piedi, riuscendo, con il favore del buio, a far perdere le proprie tracce. "Siamo esasperati - sottolineano gli abitanti del cascinale -. Negli ultimi tempi siamo stati presi di mira già otto volte dai ladri. Ormai siamo costretti a vivere nel terrore".