Le piantine di marijuana a Zogno
Zogno, 31 agosto 2018 - Ad accorgesri della presenza delle piantine di marjiuana è stato un agente di Polizia locale di Zogno che era andato a casa sua per una notifica. Il vigile le ha notate all’esterno dell’abitazione e lo ha riferito ai carabinieri di Bergamo. La segnalazione ha fatto scattare la perquisizione a casa di un 37enne di Zogno, incensurato, disoccupato, che per arrotondare talvolta vendeva lo stupefacente.
E così mercoledì mattina carabinieri e Polizia locale si sono presentati dal giovane per eseguire un controllo approfondito dell’abitazione. E la perquisizione ha dato i suoi frutti: i militari infatti hanno scovato e sequestrato una trentina piante di marijuana coltivate in vasi e in una serra appositamente creata, nonché diverse “infiorescenze”della stessa pianta e 40 grammi circa della stessa sostanza, pronte all’uso, oltre a tabacco misto marijuana e i bilancini per preparare le dosi. Le piantine (la cui altezza variava da 90 centimetri e oltre 2 metri) si trovavano nel retro della casa, la maggior parte, e davanti, in bella mostra senza curarsi della possibilità che piante potessero essere notate dalle forze dell’ordine, come poi puntualmente è avvenuto. Accompagnato in caserma per il 37enne sono scattate le manette con l’accusa di coltivazione ai fini di spaccio di stupefacenti. Ieri il giovane è stato processato per direttissima.
Difeso dall’avvocato Giandomenico, il 37enne davanti al giudice ha ammesso che gran parte della marjiuana sequestrata era per uso personale. Il resto lo regalava o vendeva ai suoi clienti, tra cui anche i “padri nervosi, cosi si calmano”, ha detto davanti al giudice. L’arresto è stato convalidato, il 37enne è stato scarcerato senza nessuna misura (poiché è incensurato) e il processo è stato aggiornato al 4 ottobre.