REDAZIONE BERGAMO

Centro estetico distrutto da un rogo: tre arrestati

Questioni personali e motivi legati allo spaccio di droga. Sulla matrice dolosa dell’incendio, che aveva distrutto il salone di bellezza...

Questioni personali e motivi legati allo spaccio di droga. Sulla matrice dolosa dell’incendio, che aveva distrutto il salone di bellezza...

Questioni personali e motivi legati allo spaccio di droga. Sulla matrice dolosa dell’incendio, che aveva distrutto il salone di bellezza...

Questioni personali e motivi legati allo spaccio di droga. Sulla matrice dolosa dell’incendio, che aveva distrutto il salone di bellezza King Enes gestito da un marocchino, non c’erano mai stati dubbi. Ora i carabinieri hanno chiuso il cerchio ricostruendo il movente e individuando i responsabili del rogo nella notte tra il 17 e il 18 novembre, un mese dopo l’inaugurazione in grande stile. I militari della Compagnia di Clusone hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale del Riesame di Brescia. Le indagini hanno consentito di individuare i tre coinvolti: l’autore materiale, un complice e il mandante assente al momento del rogo.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’autore materiale sarebbe F.A., 22 anni, senza fissa dimora: a incastrarlo le immagini di una telecamera mentre si allontanava velocemente dalla scena del crimine; durante la fuga si era disfatto del pantalone rosso che indossava, gettandolo nel giardino di un’abitazione. I carabinieri la sera del 18 novembre lo avevano rintracciato mentre si nascondeva in mezzo ai boschi in località Val Palot, a Pisogne (Brescia), mentre spacciava e veniva arrestato per il possesso di 20 grammi di cocaina. L’indagato aveva le mani fasciate per coprire profondi tagli che verosimilmente si era procurato sfondando la vetrata del negozio, attraverso la quale si era poi introdotto con una tanica di latta da 20 litri piena di benzina.

Dall’analisi del traffico telefonico i carabinieri sono risaliti al complice, S.W, 37 anni, residente a Pian Camuno: aveva procurato sim e telefoni, effettuato sopralluoghi prima dell’incendio e riempito a un distributore la tanica di benzina poi utilizzata. Le attività condotte sui due indagati hanno consentito di acquisire indizi di colpevolezza nei confronti di L.D., 36 anni, residente a Pisogne, coinvolto in un giro di spaccio tra Bergamo e Brescia, che avrebbe dato istruzioni e coordinato telefonicamente l’attentato. Il 5 marzo il gip di Bergamo aveva disposto per i 3 indagati divieti o obblighi di dimora tra Artogne e Pian Camuno, ma il Riesame di Brescia ha accolto il ricorso del pm disponendo il carcere.