C’è la firma del sindaco Gori Bergamo e Bucha città gemelle

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L’ufficializzazione è arrivata nel primo pomeriggio di ieri: Bergamo e Bucha sono città gemelle. La sottoscrizione del protocollo è avvenuta alla presenza del sindaco del capoluogo orobico Giorgio Gori e del primo cittadino della città ucraina Anatoliy Fedoruk che hanno siglato un accordo di collaborazione e partnership per i prossimi tre anni (all’incontro era presente anche l’ambasciatore italiano in Ucraina Pierfrancesco Zazo). Bergamo, anche grazie all’opera di Cesvi, ong bergamasca attiva in Ucraina con diversi progetti ormai da alcune settimane, aiuterà la città di Bucha a riattivare i servizi per l’infanzia e gli asili, tre dei quali rasi al suolo dai soldati del Cremlino durante l’occupazione militare dei mesi scorsi. È la prima iniziativa di questo tipo da quando è esploso il conflitto e ha avuto una grande eco in Ucraina, tanto da essere stata indicata come esempio di collaborazione tra i due Paesi anche dal presidente Zelenskyj. Gori ha anche annunciato che, su richiesta del sindaco Fedoruk, proverà a coinvolgere l’Ordine degli Architetti di Bergamo in attività di consulenza sui piani urbanistici che accompagneranno la fase di ricostruzione della città devastata dai bombardamenti russi.

Il sindaco di Bergamo, accompagnato dal presidente onorario di Cesvi, Maurizio Carrara, nella giornata di ieri ha incontrato anche il ministro delle Finanze ucraino Sergii Marchenko e il sindaco di Kiev e coordinatore dell’associazione dei comuni ucraini Vitaly Klitschko, ex campione mondiale dei pesi massimi di boxe. Con quest’ultimo Gori ha ipotizzato il coinvolgimento di una rete di comuni, imprese e soggetti del terzo settore a supporto delle città ucraine, per favorirne la ricostruzione. "Credo - ha spiegato Gori - che la cooperazione tra città sia molto importante e spero che altre municipalità italiane e ucraine vogliano seguire la strada tracciata da Bergamo e Bucha, se possibile con il sostegno dell’Anci. Proporremo al governo di dedicare a questa forma di cooperazione una parte delle risorse che l’Italia ha deciso di dedicare al sostegno dell’Ucraina.

Michele Andreucci