Caso Yara, la difesa di Bossetti chiede esame di altri reperti. Parola ai giudici

Massimo Bossetti è stato condannato in via definitiva per l'omicidio dell'adolescente. La traccia del Dna è "esaurita" e per la Procura gli altri reperti sono" scartini"

Massimo Bossetti (Ansa)

Massimo Bossetti (Ansa)

Bergamo, 19 maggio 2021 - I giudici della Corte d'Assise di Bergamo si sono riservati di decidere sulla richiesta della difesa di Massimo Bossetti, condannato in via definitiva per l'omicidio di Yara Gambirasio, di poter esaminare i reperti che hanno portato alla sentenza di condanna. Gli avvocati di Bossetti hanno parlato di "confronto acceso" in aula e hanno detto che la Procura ha definito "degli scartini" i reperti diversi dalla traccia 31G 20, con il Dna trovato sui leggins della ragazza ritenuta la "prova regina" nel dibattimento.

La traccia 31 G20 fu quella che in effetti portò alla condanna di Massimo Bossetti per l'omicidio di Yara Gambirasio ed "è forse l'unica traccia effettivamente esaurita, stando alle dichiarazioni dei consulenti di allora". hanno spiegato gli avvocati di Bossetti che chiedono comunque di poter esaminare tutti gli altri reperti che la Procura ritiene invece "di secondaria o nulla importanza".