Casa, la metà ha un tetto di 119mila euro

Un lombardo su due ha un tetto da non sforare: 119mila euro per l’acquisto della casa. Il dato emerge dalla ricerca dell’Ufficio studi del Gruppo Tecnocasa, che ha analizzato la capacità di spesa a livello nazionale e nelle principali città. Sette le aree in cui è stato diviso il mercato del mattone: la maggior parte si concentra in quella più bassa, fino a 119mila euro. La seconda più rappresentata è quella relativa ad abitazioni tra 120mila e 169mila euro, la terza tra 170mila a 249mila. Al di sopra è un affare per pochissimi. A Milano c’è una fascia della popolazione (7%) che può permettersi anche abitazioni oltre i 630mila euro.

Il capoluogo regionale, infatti, fa corsa a sé: nelle prime due fasce più basse si collocano solo il 4,9% e il 13,3% degli acquirenti. Il 26% - più di uno su quattro - ha una capacità di spesa di case da 250mila a 349mila euro, il 18,8% sale nell’intervallo 350-474mila euro. In tutti gli altri capoluoghi di provincia,invece, sono le prime due fasce del mercato immobiliare quelle più rappresentate. A Mantova il 73,3% (dato record) non può salire oltre i 119mila euro, a Cremona il 62,7% deve stare sotto questo tetto, a Sondrio il 54,2%. I valori più bassi, invece, tolto Milano, si trovano a Lodi (23,1%), Monza (26,5%) e Como (31,6%). Nella seconda fascia di mercato immobiliare più gettonata - con prezzi tra 120mila e 169mila euro - Lecco raccoglie il 39,4% degli acquirenti, seguita da Brescia (33%) e Como (32,1%). Monza guida la classifica delle città con potere d’acquisto di abitazioni comprese tra 170mila e 249mila euro, con un tasso del 23,6%: precede Lecco (20,4%) e Bergamo (18,5%). Lodi (23,1%), Monza (16,9%) e Como (13%) sono le uniche a salire in doppia cifra quando le abitazioni costano tra 250mila e 349mila, mentre nella fascia superiore (350mila-474mila) solo Monza va oltre il 5%. Nel fascia extra-lusso (fino a 629mila) la percentuale più significativa è a Lodi: per il 7,7% dei consumatori acquistarla non è un sogno.

L.B.