Giro di vite sulla movida al Carmine: arriva l’ordinanza per tutelare la tranquillità, il riposo dei residenti, l’ambiente urbano e il patrimonio culturale nelle zone del quartiere. Dall’1 luglio all’1 settembre, dall’1 alle 6 di sabato e domenica saranno vietate vendita e somministrazione, anche per asporto, di alcol e cibo. "Questa iniziativa - spiega la sindaca Laura Castelletti - si è resa necessaria per trovare un equilibrio tra la vita notturna del quartiere e il diritto dei residenti al riposo e alla tranquillità". Le misure fin qui messe in campo, come gli street tutor, sono state positive, ma non sufficienti a garantire una serena convivenza tra residenti ed attività economiche. Saranno comunque attivati tavoli con i residenti e commercianti, per creare un modello da esportato in altre zone della città. "Esiste un diritto al divertimento – conclude Castelletti - così come esiste un diritto al riposo, dobbiamo trovare la formula che li garantisca entrambi". L’ordinanza arriva a poche settimana dalla sentenza della Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso contro il Comune di una coppia residente (Gianfranco Paroli, fratello dell’ex sindaco Adriano, il ricorso è del 2012). "Il provvedimento – è lo sfogo di Francesco Catalano, consigliere comunale, già presidente del Cdq, Centro storico Nord e di Carminiamo - è stato generato in quanto un manipolo di persone, grazie alla propria disponibilità economica e alla professione che le colloca negli alti gradini della scala sociale, ha costruito una campagna allarmistica, piena di inesattezze e falsità. Persone che si sono accanite contro i giovani. Persone che hanno continuato a creare polemica. Hanno generalizzato comportamenti di singole persone facendole addebitare ai frequentatori del quartiere. Resta l’amaro in bocca perché, ancora una volta, chi ha più disponibilità economica è riuscito ad imporre la propria visione nei tribunali e sui media".
F.P.