FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Brembate, accoltellò collega camionista: condannato a 5 anni e 8 mesi

Lo scorso febbraio l’autista ferì con un fendente un albanese. L’aggressione dopo una banale lite su chi doveva pulire per primo il Tir

di Francesco Donadoni

Una lite apparentemente per motivi banali, la pulizia del camion, si è trasformata in tentato omicidio. Vittima un autista albanese di 52 anni, residente a Gorle. Per quell’episodio, avvenuto lo scorso 8 febbraio, è stato condannato a 5 anni e 8 mesi in abbreviato un 44enne di Alba, Bruno Beltutti (attualmente agli arresti domiciliari), con qualche precedente per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Una personalità complessa, secondo gli inquirenti. La sentenza ieri in udienza preliminare, giudice Maria Luisa Mazzola, pm Fabrizio Gaverini. Il difensore del 44enne, avvocato Aldo Mirate di Asti, aveva chiesto l’assoluzione o in subordine la derubricazione da tentato omicidio a lesioni personali. Già deciso l’appello. Tutto è successo intorno alle 8.45 a Brembate, dove si trovano due colleghi della Petra ormai a fine turno. Prima di andare via bisogna lavare il proprio camion. Siamo nel piazzale della ditta. Una breve discussione su chi deve ripulire il Tir per primo per poi andare finalmente a casa. Con il trascorrere dei minuti la discussione si fa più accesa, volano parole, spintoni, il clima diventa incandescente. A un certo punto la situazione prende una brutta piega, del tutto imprevista: dalla tasca dell’aggressore spunta un coltello a serramanico di circa 20 centimetri. Il 44enne italiano, da 15 anni dipendente della Petra e in scadenza di contratto, si avventa sul collega albanese e gli sferra un fendente all’altezza del costato che gli ha trafitto il polmone. E sono state proprio le telecamere del sistema di videosorveglianza dell’azienda a riprendere interamente la scena della lite prima e dell’aggressione poi. Le immagini hanno immortalato ogni sequenza: si vede che appena l’albanese si gira, l’italiano estrae il coltello dalla tasca e assesta un colpo. Il ferito viene portato all’ospedale di Treviglio. Inizialmente non sembrava che la vittima stesse male, ma poco dopo l’emorragia interna lo aveva fatto collassare. Sono stati i colleghi a chiamare il titolare della ditta per raccontare l’accaduto e trasportare l’uomo velocemente in macchina al Policlinico.

Intanto l’autista italiano aveva già raggiunto la seconda sede della ditta. Raggiunto più tardi dal titolare, è stato accompagnato sul luogo dei fatti. Nel frattempo sul posto erano giunti i carabinieri della Compagnia di Treviglio per arrestare il 44enne. Nel tir, durante una perquisizione, furono scoperti dai militari diversi coltelli e cacciaviti, ma l’arma usata per l’accoltellamento non era stata ritrovata.