Il timore di un nuovo attacco resta, ma per ora il Comune di Treviolo ha vinto la sua battaglia contro il tarlo asiatico, “Anoplophora chinensis“, l’insetto proveniente dall’Asia che è sbarcato in Italia nei primi anni del Duemila e che arreca enormi problemi andando ad intaccare alcuni tipi di piante, uccidendole.
Negli ultimi mesi la presenza di alcuni di questi coleotteri era stata registrata proprio nell’area di Treviolo (oltre che a Bergamo e a Curno) e questo ha comportato l’intervento di Ersaf, ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste, che dopo aver proceduto all’individuazione dei focolai presenti in piante di acero, betulla, carpino, platano e lauroceraso è intervenuto per bonificare l’area, rimuovendo non solo le piante malate ma tutte quelle delle specie potenzialmente attaccabili dall’insetto in un raggio di 100 metri: questo coleottero, infatti, è in grado di spostarsi in volo fino a questa distanza e quindi si è reso necessario la rimozione anche degli alberi potenzialmente vulnerabili. Spiega l’assessore all’Ecologia del Comune di Treviolo, Gianmauro Pesenti: "Fortunatamente da quando Ersaf è intervenuta nel rimuovere le piante infestate non ci sono più state segnalazioni legate alla presenza in giardini pubblici e privati di questo insetto. Questo ci fa ben sperare che il problema sia stato risolto". Dopo l’intervento di rimozione degli alberi, ora si passerà alla seconda fase dell’operazione: la sostituzione delle piante rimosse con nuove specie che non sono intaccate dal tarlo asiatico. Complessivamente saranno 168 le piante che verranno piantumate su suolo pubblico.
"Il nostro ufficio tecnico - prosegue Pesenti , avvalendosi della consulenza di un perito agronomo, ha stilato un report di tutte le aree in cui andranno posizionati i nuovi alberi".
Il report, una volta approvato dalla giunta comunale, è stato poi consegnato ad Ersaf durante un recente sopralluogo effettuato nel territorio di Treviolo. I tecnici regionali ora valuteranno le richieste e si attiveranno per ottenere dai loro vivai convenzionati queste piante che, nei mesi autunnali, saranno messe a dimora a Treviolo a titolo gratuito. Una situazioni di allarme che riguarda anche molte altre zone lombarde che devono fare i conti con la diffusione del pericoloso coleottero.
M.A.