Caso Yara, inquirenti pronti ad ascoltare i colleghi di Bossetti

I muratori di Palazzago potrebbero essere sentiti per verificare la teoria di Bossetti: al pm ha dichiarato di perdere spesso sangue dal naso e che quindi il suo Dna potrebbe essere finito su un attrezzo da lavoro che altri avrebbero utilizzato per infierire sulla 13enne. Domani le analisi su auto e furgone dell'accusato

Massimo Giuseppe Bossetti

Massimo Giuseppe Bossetti

Bergamo, 9 luglio 2014 - "Perdo sangue dal naso, ecco come il mio Dna può essere finito sul corpo di Yara". Per verificare ulteriormente l'ipotesi avanzata dal presunto killer della tredicenne di Brembate Sopra potrebbere essere sentiti i colleghi di lavoro del muratore di Mapello, che con lui lavoravano nel cantiere di Palazzago. Bossetti infatti, parlando per la prima volta al pm Letizia Ruggeri, aveva ipotizzato che, dal momento che perde spesso sangue dal naso, questo potrebbe essere finito su un attrezzo da lavoro che altri potrebbero aver usato per infierire sulla tredicenne. I suoi legali hanno comunque detto ieri ufficialmente che chiederanno che sia ripetuta la prova del Dna.

Intanto, già domani cominceranno nella sede del Ris di Parma le analisi su tutti i rilievi eseguiti sulla Volvo e sul furgone di Massimo Giuseppe Bossetti. Si saprà quindi se è effettivamente sangue quello rilevato a bordo dell'auto e del furgone del muratore. Si tratta di materiale che ha reagito al Luminol ma che potrebbe non essere necessariamente ematico. I militari, alla presenza del consulente della difesa e della famiglia di Yara nei giorni scorsi hanno passato al setaccio i due veicoli prelevando numerosi campioni.