Per Bossetti compleanno in carcere, riceve la visita di moglie e figli

Venerdì 30 riprende il processo per l’omicidio di Yara Gambirasio di GABRIELE MORONI

Massimo Giuseppe Bossetti

Massimo Giuseppe Bossetti

Bergamo, 29 ottobre 2015 - Secondo compleanno in carcere per Massimo Bossetti. L’uomo processato per la morte di Yara Gambirasio ha compiuto ieri 45 anni nella casa circondariale di via Gleno. Ha ricevuto la visita della moglie e dei tre figli. Nei prossimi giorni sarà da lui la madre, Ester Arzuffi. Il processo riprenderà domani in Corte d’Assise. Una volta esaurita la deposizione del colonnello Giampietro Lago, comandante del Ris, consulente della procura e teste dell’accusa, inizierà il controesame da parte dei difensori del muratore di Mapello, l’avvocato Claudio Salvagni e l’avvocato Paolo Camporini. Facile prevedere che la difesa si attesterà su suo principale caposaldo: la non corrispondenza fra il dna nucleare e il mitocondriale lasciato impresso da «Ignoto 1» sugli indumenti della piccola vittima e l’incompatibilità fra il mitocondriale di «Ignoto 1» e quello dell’imputato. I difensori hanno acquisito i «dati grezzi» sui quali si era svolto il percorso scientifico degli esperti di Parma che avevano identificato il codice genetico di «Ignoto 1» e li hanno affidati al loro consulente, il genetista forense Marzio Capra.

Nelle udienze precedenti il capo del Ris aveva spiegato che «è soltanto il nucleare quello in grado di identificare una persona ed è il solo ad avere valore forense, mentre quello mitocondriale viene usato per altri scopi. Tanto è vero che nelle banche dati internazionali è raccolto solamente il dna nucleare. All’interno di quello analizzato sono stati individuati 52 marcatori che lo identificano con quello della persona che ha aggredito Yara: abbiamo quindi sufficiente margine per essere certi dell’identificazione». «C’è - aveva aggiunto Lago - una possibilità su 20 miliardi che il dna prelevato sul corpo di Yara non sia di Ignoto 1. Il test è stato ripetuto più volte sempre con lo stesso risultato».