Bocia: ok a messa alla prova del capo ultrà

Il procedimento riguarda gli scontri dopo la partita fra Atalanta e Inter di cinque anni fa

Il Bocia, Claudio Galimberti

Il Bocia, Claudio Galimberti

Bergamo, 14 aprile 2021 -  I fatti in questione riguardano gli scontri dopo la partita Atalanta-Inter del 2016. Ieri si doveva definire la posizione di Claudio Galimberti, il "Bocia", capo della tifoseria nerazzurra, in merito alla richiesta di messa alla prova avanzata dai suoi legali (avvocati Andrea Pezzotta e Enrico Pelillo), e su cui c’era un accordo sostanziale tra accusa e difesa. Ieri il gup Maria Luisa Mazzola ha dato l’ok per la messa alla prova del Bocia, che prevede un periodo di lavoro, o comunque di servizio, definito con l’ufficio di esecuzione penale esterna. Inoltre dovrà risarcire 1.500 euro ai due poliziotti parte offesa. Oltre a quella di Galimberti si dovevano definire anche le posizioni di due ultrà dell’Eintracht Francoforte gemellati con gli atalantini. Sono Michael Markus Wagner e Dennis Hartalalub (assistiti dall’avvocato Adami).

Entrambi hanno parlato in videoconferenza con l’aiuto di un interprete e hanno spiegato che quella domenica loro non erano presenti agli scontri. La decisione è stata rinviata al 4 maggio e in quella occasione si dovrà scegliere anche il rito per essere giudicati: abbreviato o patteggiamento. Quella domenica dopo Atalanta-Inter un gruppo di nerazzurri tentò di fermare, anche con fuochi d’artificio, i pullman dei tifosi interisti che passavano in via Maj, diretti in via Autostrada. Claudio Galimberti da un paio d’anni si è trasferito nelle Marche, a Marotta, dove lavora. Da tempo è volto noto alla Digos di Terni perché più volte negli anni scorsi ha partecipato a iniziative organizzate dalla tifoseria della Ternana. E proprio nelle Marche il 21 aprile ha un altro processo per aver violato il Daspo emesso dal questore di Bergamo.

E’ sabato 13 marzo quando Galimberti ha partecipato a una manifestazione dei tifosi della Ternana fuori dallo stadio. "Stavo andando a trovare la mia fidanzata e sono sceso dal treno, a Terni. Per strada mi sono imbattuto nella manifestazione, è stato un caso. Mi sono trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato" si era giustificato durante il processo che è stato rinviato al 21 aprile. Nonostante il divieto di partecipare a manifestazioni sportive il Bocia era presente alla manifestazione organizzata dai tifosi della Ternana (squadra di Serie C gemellata con l’Atalanta): in trecento avevano atteso il pullman della capolista del girone C sul viale dello stadio addobbato di rossoverde. Insieme ai tifosi c’erano però anche gli agenti della Digos di Terni che lo avevano riconosciuto.