Bergamo, striscione per i morti di Cutro: multato l’Athletic Brighela

Mano pesante del giudice sportivo che squalifica anche allenatore e capitano della squadra di Terza Categoria. I tifosi: “Dateci l’Iban paghiamo noi”

Lo striscione esposto dalla squadra a inizio partita (foto da pagina Facebook Athletic Brighela)

Lo striscione esposto dalla squadra a inizio partita (foto da pagina Facebook Athletic Brighela)

Bergamo, 10 marzo 2023 – La mano pesante del giudice sportivo questa volta non tocca dirigenti maleducati o calciatori violenti. No. Lo schiaffo colpisce i buoni propositi e la sensibilità di una società della terza categoria bergamasca, laddove il calcio è solo passione, che va al di là del risultato. Ma proprio i buoni sentimenti come la solidarietà sono finiti nel mirino dei burocrati del pallone: e così l’Athletic Brighéla, che nell’ultimo weekend aveva portato in campo tramite i suoi calciatori un messaggio di solidarietà dopo la tragedia davanti alle coste calabresi, ha pagato a caro prezzo il suo gesto. E sì, perché l’arbitro non aveva dato l’ok.

La beffa

Di conseguenza non si è fatta attendere la risposta del Giudice sportivo: sanzione di 550 euro, fuori capitano e dirigenti. Insomma, dopo il danno (e il dolore per i morti) anche la beffa. Un durissimo colpo al buon senso e alla civiltà. Lo striscione della “discordia“ che tanto ha agitato i palazzi del calcio era la fotografia di un sentimento comune: “Cimitero Mediterraneo: basta morti in mare”.

L’impegno sociale

Non era lì per caso, perché da sempre l’Athletic Brighela è impegnata sui temi di carattere sociale, ma ciò non è servito a far comprendere le buone intenzioni. Eppure domenica scorsa, in occasione della trasferta contro il River Negrone (girone B di Terza Categoria), i giocatori dell’Athletic pensavano di dare un forte segnale con quello striscione dedicato alla tragedia di Cutro, il naufragio sulla costa calabrese che è costato la vita alle diverse decine di migranti a bordo dell’imbarcazione. Non è servito a impietosire il Giudice sportivo della delegazione di Bergamo che aggrappandosi al regolamento si è dimenticato della norma più importante, quella del buon senso: la maxi multa e la squalifica (fino ad aprile) di capitano e allenatore non rendono giustizia a nessuno.

Le reazioni

Anche perché non cancellerà quel che i rossoneri bergamaschi hanno espresso anche sui social: “Una domenica decisamente storta (la partita è finita 5-1 per gli avversari) ma il pomeriggio è cominciato rimarcando la nostra posizione sulle questioni umanitarie che da troppo tempo stanno caratterizzando il nostro Paese in modo negativo - si legge nel post pubblicato dall’Athletic Brighela, associazione sportiva dilettantistica popolare -. Dopo quella che i nostri politici seguitano a chiamare “tragedia” ed è invece il risultato di scelte ben precise, ribadiamo che noi non ci stiamo. Basta morti in mare, basta indifferenza”. Giovedì sera la doccia gelida nel comunicato settimanale della Delegazione provinciale, dove si legge, accanto a sanzioni irrisorie (100 euro di ammenda) per insulti e minacce ai giovani arbitri di turno) che «dagli atti ufficiali di gara supportati dal supplemento di rapporto è emerso che, prima dell’incontro, il capitano della società Asd Athletic Brighela, Pietro Rota, chiedeva al direttore di gara di essere autorizzato a introdurre ed esporre sul terreno di gioco uno striscione, a detta dello stesso non a contenuto politico. Di contro, l’ufficiale di gara non autorizzava la richiesta».

Il rapporto arbitrale riporta che, «dopo aver regolarmente fatto ingresso in campo, al capitano dell’Asd Athletic Brighela veniva consegnato il predetto striscione dai tesserati posizionatisi sulla propria panchina, non individuati a referto dall’arbitro. Lo striscione, a quel punto, veniva esposto al pubblico per una ventina di secondi da tutti i calciatori della citata società, ma non da quelli del Asd River Negrone, disattendendo così le indicazioni dell’ufficiale di gara».

Solidarietà

Ma da ieri la pagina facebook del club bergamasco è inondata da messaggi di indignazione (nei confronti delle istituzioni calcistiche) e solidarietà nei confronti della società, del capitan Rota (inibito fino al prossimo 23 aprile) e di mister Luigi Cattaneo (fino al 24 aprile, anche se nella delibera si parla di stop solo fino al 24 marzo). Con i tifosi pronti alla colletta per pagare la multa: «Disponibile a collaborare. Scrivete un iban così procedo. Bravi, questo è ciò che lo sport deve insegnare», dice Marco. «Anche io se fosse possibile vorrei contribuire a pagare questa multa ingiusta e che crea sincero disagio.! È davvero sconcertante ciò che è accaduto», fa eco Valja. «Per favore, contatemi per un contributo a pagare la multa. Sono felice di aver visto altre persone al vostro fianco anche in questo modo», l’appello di Giovanni. E ancora: «Ci troviamo a commentare il degrado del mondo calcistico federale, degnamente rappresentato da una giustizia sportiva che si è dimostrata intransigente nel punire severamente uno striscione portato in campo per sensibilizzare l’opinione pubblica dinnanzi alle tragedie che da tanto, troppo tempo hanno come vittime migliaia di persone nel mar Mediterraneo. Alla luce della multa e delle squalifiche comminate alla squadra dell’Atlethic Brighela per aver esposto domenica in una partita valevole per il campionato di terza categoria lo striscione “Cimitero Mediterraneo – Basta morti in mare”, come HSL Football Antirazzista intendiamo stigmatizzare i provvedimenti presi dal giudice sportivo della Federazione Italiana Giuoco Calcio di Bergamo per lo striscione ed esprimere tutta la nostra solidarietà e vicinanza politica alla comunità dell’ASD Athletic Brighela»