Bergamo: aumentano le zone 30. Quali sono i nuovi quartieri a velocità rallentata

L’obiettivo di Palazzo Frizzoni è arrivare all’80% delle strade ad andamento ridotto

Segnaletica orizzontale con limite ai 30 all'ora

Segnaletica orizzontale con limite ai 30 all'ora

Bergamo, 27 marzo 2024 – Palazzo Frizzoni dà un’accelerata a “Bergamo Città Zona 30“, estendendo la riduzione del limite di velocità a quasi il 60% delle strade (al momento è il 50%).

Tra un mese, anche i quartieri Carnovali, Grumello del Piano, Redona, Valverde-Valtesse e Conca Fiorita diventeranno quasi in toto Zone 30. Il tempo di predisporre la segnaletica, dai cartelli ai bolli sull’asfalto. Restano escluse dal provvedimento le strade di collegamento tra i quartieri, come via Ruggeri da Stabello, Carnovali o Corridoni, dove il limite resterà a 50.

L’obiettivo è arrivare a tre quarti di città, tra il 75 e l’80%, come previsto dal Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums). "E come stabilito – spiega l’assessore alla Mobilità, Stefano Zenoni – dall’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale. Andiamo avanti, fino allo scadere del nostro mandato, con il modello Bergamo, un approccio graduale ma costante".

In alcuni quartieri la Zona 30 è totalmente ex novo, come a Carnovali. A Redona e Conca Fiorita la situazione è stratificata, tra Zone 30 già realizzate con interventi edili (isole pedonali, dossi) o con la segnaletica. Cambierà molto invece la mobilità a Grumello del Piano, dove l’unica Zona 30 finora riguardava piazza Aquileia. A Valtesse-Valverde è tutta di nuova introduzione la Zona 30 a nord (verso i Colli), mentre a sud qualche porzione già esisteva (in via Vacha, dove ci sono le scuole).

L’accelerata del Comune arriva nel mezzo della polemica sul caso Bologna, città che ha istituito il limite di 30 km orari sulle strade urbane, con il ministro Matteo Salvini che a gennaio si era detto contrario all’idea di "bloccare un’intera città a suon di multe", ma d’accordo a "fare alcuni esperimenti in alcune vie pericolose".

Al ministro aveva ribattuto il sindaco Giorgio Gori: "Ogni amministratore ha diritto di scegliere nella sua città".