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Bergamo, lezioni di filosofia agli operai per migliorare le performance delle aziende

Aristotele, Socrate e Platone entrano nelle aziende: all’iniziativa lanciata da Università orobica e Confindustria hanno già detto di sì la Itema di Colzate e la Sangalli di Mapello

Il rettore dell'Università di Bergamo Sergio Cavalieri, a destra il filosofo tedesco Immanuel Kant

Il rettore dell'Università di Bergamo Sergio Cavalieri, a destra il filosofo tedesco Immanuel Kant

Bergamo, 4 novembre 2024 – Affidarsi al pensiero morale di Socrate, alle Idee di Platone, alla metafisica di Aristotele, o al pensiero critico dei filosofi contemporanei, per migliorare la gestione e le strategie delle imprese contemporanee. È la sfida lanciata dal “Laboratorio di filosofia dell'impresa”, un progetto innovativo nato dalla collaborazione tra l'Università degli studi di Bergamo e Confindustria Bergamo, fondato sulla convinzione che il sapere filosofico sia uno strumento non solo teorico, ma utile e concreto oggi, per il mondo del lavoro e il successo di un'attività imprenditoriale.

Kant sale in cattedra

Il Laboratorio, nato dalla sinergia tra i corsi di laurea magistrale in “Filosofia, scienze e società” e “Philosophical knowledge” dell'Università degli studi di Bergamo con Confindustria Bergamo, propone un percorso di incontri e laboratori in cui il pensiero critico e filosofico sarà applicato in molti ambiti della vita d'impresa: dalla gestione delle risorse umane alla selezione e reclutamento del personale, dalla formazione e sviluppo delle risorse interne, fino all'employer branding e alle strategie di attrazione dei talenti. Il progetto ha preso il via il 16 ottobre 2024, con una serie di incontri che si tengono ogni mercoledì, dalle 16 alle 18. Il Laboratorio si articola in nove moduli in cui gli studenti lavorano a stretto contatto con alcune delle realtà aziendali più significative del territorio bergamasco associate a Confindustria Bergamo.

Le prime adesioni

Il Laboratorio si struttura come un itinerario in cui gli studenti vengono condotti, attraverso l'acquisizione di strumenti concettuali e argomentativi adeguati, alla analisi e alla comprensione della realtà aziendale. Gli strumenti vengono poi applicati direttamente alla valutazione di specifiche imprese che hanno dato la propria disponibilità a far parte del progetto, Itema spa di Colzate, M.S. Ambrogio Spa di Cisano Bergamasco e Sangalli spa di Mapello. ''Il fine – spiega il rettore Sergio Cavalieri – è quello di costruire un ponte solido fra il sapere filosofico e il mondo delle imprese e della produzione, in modo da portare il valore aggiunto del pensiero critico nella valutazione delle criticità e delle opportunità di un'azienda. Viene così offerta agli studenti l'occasione di declinare in termini pratici il sapere che hanno acquisito  nei loro studi e per le aziende si apre la possibilità di arricchire la comprensione di sé stesse da un punto di vista che valorizza le relazioni, la progettualità, la proiezione verso il futuro''.