
Parigi sotto attacco
Bergamo, 14 novembre 2015 - Anche Bergamo è stata profondamente colpita dalla serie di attacchi terroristici che venerdì sera hanno sconvolto Parigi. L’intero capoluogo orobico si sta mobilitando con diverse iniziative di solidarietà. Palazzo Frizzoni ha deciso di proclamare il lutto cittadino e ha invitato i cittadini a esporre una candela fuori dalle finestre delle proprie abitazioni,mentre lunedì le Acli e l’Ufficio diocesano per la pastorale sociale hanno organizzato, alle 13,30 alla chiesa delle Grazie, un momento di preghiera in ricordo delle vittime. I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno invece confermato la loro partecipazione, sempre lunedì, ma alle 17,30, nel piazzale antistante la sede del Comune, al presidio istituzionale contro gli atti di terrorismo. Intanto gli attacchi di Parigi hanno diffuso un timore anche fra i viaggiatori. Effetti evidenti all'aeroporto di Orio dove il volo Ryanair delle 6,30 per Parigi è decollato con 50 passeggeri invece dei 185 previsti. I controlli per i voli diretti in Francia sono stati rafforzati, tanto che Sacbo, società di gestione dello scalo bergamasco, invita tutti i passeggeri in partenza oggi ad arrivare molto prima in aeroporto e ad "essere comprensivi e collaborativi se le operazioni di imbarco saranno piu' lunghe del consueto".
GLI ISLAMICI - Il centro culturale islamico di Bergamo di via Cenisio ha espresso una ferma condanna dell’attentato di Parigi. "Purtroppo stamattina siamo stati colpiti ancora da brutte notizie, il terrorismo ha colpito ancora in Francia con più di 120 vittime uccise dall’odio - sottolinea il presidente del centro, Mohamed Saleh -. Condanniamo fortemente questi atti barbarici senza mezzi termini ed esprimiamo il nostro dolore e la vicinanza ai familiari delle vittime, insieme a tutti coloro che difendono la buona convivenza e il diritto di ognuno di vivere in pace”. “Faremo quanto è in nostro potere - prosegue Saleh - per far vincere la ragione ed il rispetto dei valori civili e confermiamo la nostra ferma volontà di contrastare ogni estremismo che minacci la sicurezza di tutti. L’Islam è contro la violenza e l’estremismo, difende e rispetta l’individuo, credente e non, tutti hanno il diritto di vivere in pace. Anche quando si subisce un torto, non è in questo modo vigliacco che si può reagire.Questi terroristi non avranno mai in dono il Paradiso perchè nessuna religione può premiare questi assassini”. Poi l’invito finale: ”Invitiamo tutti a rimanere uniti contro qualsiasi forma di strumentalizzazione e generalizzazione. Ci sono milioni di musulmani che vivono in Europa ed agiscono per il bene comune per garantire un futuro migliore per tutti. Pregheremo il Signore che abbia misericordia e giustizia per ogni persona e per tutti i popoli di questa terra”.
BERGAMASCHI - Al liceo scientifico Lussana, che ha una classe, la 5b in gita a Parigi, si respira un’aria di paura. Il preside dell’istituto, il professor Gualtiero Beolchi, però, prova a tranquillizzare tutti. “Siamo stati in contatto con i nostri studenti e con l’agenzia Arlecchino, che ha organizzato il viaggio. I ragazzi ci hanno rassicurato, a parte il grandissimo spavento, stanno tutti bene e nessuno è stato ferito. Per il momento abbiamo comunque sospeso le altre gite in programma e attendiamo l’evolversi della situazione”. Nella capitale francese in questi giorni ci sono anche due 30enni di Romano di Lombardia, Daniele Bergomi e Filippo Lamera, rispettivamente barman e dipendente del portale Airbnb. Per motivi diversi, venerdì sera, si trovavano nelle zone colpite dagli attentati. “Sembrava il finimondo, ora siamo salvi ma chiusi in casa. Bergomi era allo stadio Stade de France per assistere alla partita Francia-Germania, mentre Lamera si trovava a cena in un ristorante, a due fermate di metro dal teatro Bataclan, dove sono state uccise moltissime persone. “Dopo le esplosioni - raccontano i due - le strade si sono riempite di polizia e di gente che urlava terrorizzata”. Grande paura ha provato anche Milena Lazzarini, presidente dell’associazione “Amici della pediatria” di Bergamo, a Parigi per una manifestazione culturale legata alla fotografia. “E’ stato terribile - rivela al telefono -. Questa mattina (ieri, ndr) moltissimi negozi sono chiusi e le strade sono deserte”.