Osio, bambini ustionati all’asilo "Attività non autorizzata"

La coordinatrice della scuola materna dove è avvenuto l’incidente "Se l’avessi saputo quello che volevano fare avrei detto di no"

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Le indagini avviate dalla procura accerteranno le responsabilità di quanto accaduto. Nel frattempo, la coordinatrice pedagogica della scuola materna parrocchiale “San Zeno“ di Osio Sopra, chiarisce che "quell’attività non era stata in alcun modo autorizzata. E se l’avessi saputo, non avrei certamente dato l’autorizzazione – ha spiegato Simonetta Nava - Lo ripeterò ai quattro venti, se necessario". Quell’attività cui fa riferimento rappresenta il momento cruciale di quanto accaduto. Un gruppo di papà volontari da una parte, poi le mamme e i bambini nel giardino della materna. È un momento dell’attività ricreativa. Si stanno arrostendo marshmallow, gli snack dolci, quando parte la fiammata colpevole delle ustioni.

Forse alimentata con del liquido infiammabile su una carbonella. Sul posto, per un sopralluogo, c’era anche il pm di turno Silvia Marchina, che dovrebbe aprire un fascicolo a carico di ignoti per lesioni colpose. Sulla dinamica dell’accaduto, la coordinatrice non se la sente di aggiungere altro. "C’è già un comunicato della parrocchia", dice. Che, però, non fornisce nessun tipo di elemento utile a chiarire come sono andate le cose. Don Luca Guerinoni, rappresentante legale e presidente della scuola, lo ha letto nel pomeriggio alla presenza dei giornalisti, specificando che delle attività di orientering erano già state organizzata in passato ("tre volte in tre anni diversi prima della pandemia"). In che cosa consistano queste attività ("facevano dei percorsi", risponde il sacerdote) non è ben chiaro. Come non è chiaro quale sia il collegamento tra questi "percorsi" e il cucinare dei dolci. Quel che è certo, almeno secondo la coordinatrice pedagogica, Simonetta Nava, è che mai in passato si sarebbero verificate attività di cucina, tantomeno che prevedessero l’utilizzo di liquidi infiammabili. "Non sarebbero mai state autorizzate". Il bilancio di questa attività non autorizzata però è gravissimo. Una bambina di 4 anni: è stata portata in elicottero all’ospedale Buzzi di Milano con ustioni multiple. Un altro bambino della stessa età è ricoverato al Niguarda. Fortunatamente non sono in pericolo di vita. Altri tre bambini sono stati portati all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: sono due femmine di 3 e 5 anni e un maschio di 6 anni. Feriti alle gambe e alle mani anche tre papà di 35, 36 e 40 anni: sono stati accompagnati al Pronto soccorso del Policlinico di Zingonia per accertamenti.

Francesco Donadoni